Il reato di immigrazione clandestina è diventato tale nel 2009, con la legge 94 voluta da Maroni allora ministro dell’interno del governo di centro destra succeduto al governo Prodi.
Nel 2011 cade quel governo e arriva Monti, sostenuto da centrodestra e centrosinistra, nel 2013, dopo le elezioni, abbiamo Letta, sempre sostenuto dagli stessi schieramenti.
La legge non viene toccata come non viene toccata la Bossi-Fini. Di immigrazione non si parla o si parla molto poco.
A cavallo fra il settembre e l’ottobre di quest’anno le urla di centinaia di morti nelle nostre acque territoriali (se li facevano fuori i libici,come sottinteso negli accordi firmati con gheddafi dal duo Berlusca/Maroni, non sentivamo nulla) svegliano la maggioranza di governo, occupata fino ad allora a discutere se e come assolvere uno che già è stato condannato definitivamente da chi, istituzionalmente, si occupa di questa materia: la magistratura.
La maggioranza comincia a discutere della legge, naturalmente senza porvi (almeno fino ad ora) mano.
Ci vogliono due senatori dell’M5S per presentare in Commissione Giustizia un emendamento volto ad eliminare il reato. L’emendamento viene approvato con i voti di Pd e Sel (attenzione, perché la legge venga eliminata l’emendamento dovrà passare al vaglio del Parlamento e soltanto allora vedremo chi vota così e chi cosà).
I gestori esterni del marchio M5S, invece di essere contenti e semmai sottoporre successivamente al vaglio dei loro iscritti il colpo di mano dei due senatori, sembrano morsi dalla tarantola. Con un autogol degno del miglior baffino (tale D’Alema n.d.r.) definiscono la scelta dei due senatori come personale (si, dei senatori e di svariati milioni di connazionali assolutamente d’accordo).
Questo, fino ad ora lo stato dell’arte.
Ah, dimenticavo il vero paradosso. L’M5S, movimento al quale appartengono i due senatori di cui sopra e dal quale dunque è venuto l’emendamento del quale stiamo parlando viene definito, nella sua totalità, razzista, di destra e favorevole al reato di immigrazione clandestina.
Una volta si diceva buttare il bimbo con l’acqua sporca.
il mitile ignoto