Attese desolanti sulle banchine piombinesi sbocconcellando un wurstel e aspettando Godot
Una signora lombarda, che possiede una casa sull'isola da tempo, desidera esternare i suoi pensieri, maturati in una serata di attesa al porto di Piombino, prima di ritornare all'Isola che ama tanto.
Emerge un senso di solitudine ed anche il grande contrasto tra la realtà estiva e la bassa stagione.
Attese desolanti, quasi nessuno presente nella stazione marittima dove vengono fatti i biglietti e c'è un ristoroi.
Uno sfogo di chi viaggia e in qualche modo vorrebbe vivere un contevole viaggiare.
Stati d'animo che capitano in attesa della pace nelle bellezze naturali dell'isola raggiunta.
Mi mangio l'ultimo pezzo di rosticceria, in attesa dell' imbarco per l'Elba.
Un silenzio quasi surreale viene disturbato dall' estrattore d'aria di una Moby.
C'è una calma quasi inquietante.
Riecheggia in contrasto all' indaffarato via vai estivo. Viene da pensare che "Momenti bui e difficili ci attendono" recitava Silente in "Harry Potter e il calice di fuoco".
La stazione marittima è deserta. La porta girevole, gira inutilmente.
Anche la biglietteria è stanca dell'estate, reca un cartello "apertura ore 21.10".
Sembra di essere all'interno del film di George A.Romero "L'alba del morti viventi" in cui i protagonisti si trovano all'interno di un supermercato abbandonato, con fuori famelici zombie.
Spero che però un giorno non ci accorgeremo di essere i protagonisti della parodia del predetto film,
"L'alba dei morti dementi".
Va bene Signora, e sbocconcellando attendiamo, per restare in chiave filmico/teatrale, il traghetto che pare non giungere mai in scena, come Godot.
SB -LF