Che emozione vedere questa foto con quei panni tesi proprio davanti l'uscio della casa che fu della mi nonna e leggere la firma di Teresa in fondo all'articolo.
Quanti ricordi, compreso quello della lotta estiva alle blatte, generalmente detti scarafaggi, un pò più popolarmente piattole e che scendendo ancora di più tra quelle vie venivano chiamati i fochisti, mentre la mi nonna, nota linguista dell'Accademia della Crusca, li definiva i piattoloni coll'ale così come le formiche nere alate che uscivano a sciami dopo che d'Estate aveva piovuto, lei le chiamava i formicoloni coll'ale, dimostrando un pò più di charme della media che le indicava e continua ad indicarle come Cotersole, ovvero quelle formiche che quando si possano sulla pelle dei riesi, per bucarla con il loro morso sono costrette ad alzare il culo.
Michel
Carissimo
Visto il successo dei tuoi scritti penso che tu vada annoverato tra i "Maître à penser" (oggi si direbbe "influencer") ferajesi, di conseguenza mi corre l'obbligo di commentare la tua breve chiosa nostalgico-entomologica.
Forse necessiteremmo di un intervento di Leonardo Forbicioni per rimettere un poco d'ordine nella popolare tassonomia che proponi.
Sbaglierò ma tra "fochisti" e "piattole" correva una certa differenza: mi pare che i "fochisti" fossero insetti, ugualmente neri, ma più piccoli, e che la denominazione derivasse dalla loro ricerca del caldo (esempio nelle adiacenze delle macchine da caffè dei bar, quelle a pistoni di un tempo).
Circa i "formicoloni co' l'ale" ricordo che erano una preda ambita da quei crudeli che li usavano come esca per armare le "tagliole" atte a catturare uccellini che poi finivano in tegame.
Pur non essendo un esperto di mirmecologia (la scienza dei formicologhi) poi sulle "coterzole" (per qualcuno coDerzole) oltre a notare che il termine veniva usato anche per "fanciulla o donna fortemente irritata" (cfr: "... s'è girata inculerita come una coterzola"), c'è una basilare informazione da dare.
Certo è che esse non mordevano né mordono, la sensazione di dolore epidermico (ed i conseguenti moccoli) la provoca un micro-getto di acido (se non mi sbaglio chiamato proprio "formico") per direzionare il quale la signora coterzola - che è meglio non stuzzicare e fare inculerire, abbia ella sei o due zampe - alza il culo.
sergio