- Io: "Nonna, nonna, ci sei?
- Nonna: "O chissà dove devo esse, pe andà a giro ci vole un monte di guadrini e poi fa un freddo cane!" Te piuttosto, come mai mi vieni a cercà proprio stasera dopo tanto che un ti facevi più vivo? Un m'avevi nemmeno detto che Giulia s'era laureata. Lo so venuta a sapè dalla tu moglie, che tutta contenta, è scesa a posta pe dimmelo!
- Io: "Ma sta parecchio più su di te? Come se la passa? Ci posso fa du parole?"
- Nonna: "So du piani di differenza, ma quelli di lassù so lì proprio perché hanno chiaccherato poco, senza di parolacce e sfondoni, perciò gli hanno vietato di parlà con voi linguacce sboccate di costaggiù. Gli hanno dato il permesso di scende un paio di minuti da me perché semo ner solito palazzo e perché sapeva di fammi contenta. Se aspettavo a te stavo lustra!" Ma un m'hai ancora detto perché sei venuto a rompimmi i corbelli!"
- Io: "So venuto a cercatti perché semo arrrivati alla Vigilia e guardando il Babbo Natale che era tuo e che tutti l'anni tiravi fori pe mettelo sulla credenza, m'è venuto un attacco di nostargia!" Apparecchiavamo oggi e levavamo la tovaglia dopo la Befana, perché te ci dicevi che per tutte le Feste la tovaglia un si doveva levà!
- Nonna: "E avevo dimorta ragione! Il bello era proprio quello di stassene a tavola fino al 6 di Gennaio, a parte l'andà a dormì, tra un giro di tombola, il ronzicà du cavallucci o un pezzo di panforte, mangià du datteri, du fichi o du noci, mentre alla televisione passava la Carà, Mina, Pippo Baudo, Macche Bongiorno .. o magari mentre cantavano Masssimo Ranieri o Claudio Villa, quando la tu zia Dora, che era intonata, l'andava dietro fra una bazzica e una scopa mentre giocava a carte cor tu zio Pezzettino che se era in vena faceva il verso alla Vanoni che un sopportava. E voi artri scandoli andavate su e giù fra via Roma e il bare da Nando e poi, quando la sera tornavate a casa belli avvampati e co gli stomacucci, allora cercavate il brodo che ir tu zio aveva già preparato co la gallina bona che aveva preso la mattina da Pino l'Arvecchi!"
- Io: " Di costà potete benissimo fa come si faceva a quei tempi, so tutti lì! Di qua invece, la gallina bona a parte, che forse si potrebbe sempre trovà, anche se non speciale come quella di Pino, la tovaglia viene sempre levata, i cavallucci nessuno ce la fa a ronzicalli, nemmeno quelli che c'hanno tutti i denti boni, figuramoci chi gliene rimasto uno solo come te che, mistero dei misteri, riuscivi a sbriciolalli con le gengive e con quell'unico incisivo pendicone! Per quanto riguarda i varietà e i presentatori, certo un ci so più Studio 1, Milleluci, Canzonissima o Fantastico, nè la Carrà, Mike Bongiorno, Macario, Carlo Dapporto, Bice Valori, Gino Bramieri, Franca Valeri, Delia Scala..... ma insomma, tralla baralla, la serata si potrebbe sempre sfangà, ma quando iniziano a cantà i nuovi cantanti, specialmente i rapper e i trapper, allora è meglio sparecchià, scote la tovaglia, da una spazzata alla lesta, mandà tutti a casa sua, riempì la borsa dell'acqua carda, mette la tricchetta all'uscio, infilà il cantero sotto il letto , spenge il lume e cercà di dormì.
- Nonna: "O come sei stantio e ignorante, invece questi giovani so dimorto bravi e fanno bene a divertissi con quello che il su tempo gli passa, vai a cercà te quelle mummie!
- Io: " Boia dè, un ti facevo così progressista! Sai che c'è, auguramo Buon Natale, Buone Feste e un bel 2025 a tutti, ma in particolare ai giovani che saranno quelli che dovranno raddrizzà questa baracca. Pe rende questi auguri più efficaci glieli famo da anche dal tu Babbo Natale e da Dagoberto il Bulliri ritratto da Nello il Francesetti in quel quadretto che si vede sullo sfondo della foto.
- Nonna: "Dago e' del 10 come me, ma io le macacche che prendeva lui un le prendevo davvero!
- Io: "E sa, con te e la tu lingua va sempre a finì che tutto viene rovinato!
- Nonna: Siamo arrivati alla Vigilia di Natale e voglio esse bona: "Vattene a letto e copriti bene, che domani c'hai da lavorà parecchio di ganascia, baiardo costì!"