Ore 20 circa di domenica 24 Novembre ed il porto di Piombino si anima ed inizia a registrare un bel po’ di agitazione: è accaduto che gli aspiranti passeggeri sulla rotta del canale, un bel po' vista l’ora ed il giorno, si siano sentiti annunciare in biglietteria che la corsa delle 20.30, che dovrebbe essere coperta dal Giraglia della Moby, “probabilmente” non sarebbe stata effettuata a causa di una improvvisa avaria verificatasi sul vettore.
Non pochissimi sono quelli a terra che si inquietano, anzi si incazzano proprio, per la prospettiva di restare due ore aggiuntive sulla banchina, e per dirla tutta perché non credono ci si sia impegnati allo spasimo per far fronte al guasto: iniziano a suonare i clacson delle auto a distesa, chi chiama la Polizia, chi i Carabinieri chi si rivolge alla Guardia Costiera.
E proprio la Guardia Costiera il Comandante del Giraglia chiama alle 20.30, dicendo che non è in grado di partire per un dichiarato “guasto alla accensione dei motori”.
Ma accade che, forse per incantamento, pochi minuti dopo “cuccù il guasto non c’è più” la nave inizia ad imbarcare auto e passeggeri e che il Giraglia, accendendo gli spenti motori e prendendo a bruciare la giusta dose di carburante, sia pur mollando gli ormeggi con circa mezz’ora di ritardo parta per la destinazione elbana.
Resta da osservare che probabilmente, così come la preghiera collettiva, il collettivo ed espresso giramento di palle può far prodigi, come compiere un quasi -miracolo tecnico con il riavvio di altra rotazione, quella degli assi delle eliche.