Una brillante operazione dell’intelligence bagnaiese ha permesso di risolvere in pochi giorni il mistero che aveva fatto della stessa Bagnaia una specie di Chicago elbana.
La sparizione di una parte consistente dell’arredo urbano (la panchina posizionata in zona chiesa/farmacia estiva) rischiava di lasciare senza il necessario punto di appoggio coloro che percorrevano via della marina, sia verso spiaggia che all’incontrario. Le indagini, scattate immediatamente dopo l’atto delittuoso, vedevano protagonisti i migliori detectives del luogo, dei quali, per ovvie ragioni di sicurezza non possiamo rendere noti i nomi.
Dopo aver scientificamente ricostruito gli spostamenti dei proprietari locali di ape piaggio senza riscontrare movimenti sospetti, nei giorni successivi al fattaccio gli investigatori hanno concentrato l’attenzione sulle città limitrofe.
Sfruttando senza scrupoli le soffiate dei propri informatori, il principe degli 007 locali, del quale possiamo fornire soltanto le iniziali, GB, coadiuvato dal dirigente VP e dal tiratore scelto CPP ha, nella giornata di ieri, sottoposto ad un durissimo interrogatorio un operaio comunale di Rio nell’Elba il quale, dopo strenua resistenza, ha ceduto alla raffica delle sempre più stringenti contestazioni dell’investigatore confessando di essere l’esecutore materiale del delitto e indicando come mandante lo stesso Ufficio Tecnico del predetto Comune.
Una rapida verifica nel territorio metropolitano di Rio nell’Elba permetteva finalmente ai nostri investigatori di ritrovare la panchina scomparsa accuratamente cammuffata da vecchia panchina riese.
La popolazione di Bagnaia, sdegnata per l’affronto subito dal prepotente capoluogo, chiede all’unisono l’immediata ricollocazione della panchina nella sua storica, naturale sede.