Qualche giorno fa con gran pompa, onori, inchini, reverenze, genuflessioni, scappellamenti e sventolii garruli di fazzolettini e grembiulini di tutta la “Portoferraio da bere”, venne tra di noi accolto nioentepopodimenoché Luigi Bisignani, specchiata figura del sottobosco politico italiano, per presentare la sua epocale ed autobiografica opera “L’uomo che sussurra ai potenti”, una pietra miliare nella saggistica dei nostri tempi, per la quale ben valeva la pena di scomodare in veste di pronubo il Premio Letterario Brignetti e di ottenere la benedizione degli amministratori locali.
L’incontro fu occasione mondana imperdibile per i VIPpotti di scoglio e per chiunque per varie ragioni intendesse mettersi in mostra.
Oggi abbiamo la ventura di leggere su “Il Sole 24 Ore”, noto organo ufficiale del bolscevismo:
“L’'uomo d'affari Luigi Bisignani e l'ex generale dei Carabinieri Antonio Ragusa (già capo dipartimento delle risorse strumentali di Palazzo Chigi) sono finiti agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della procura di Roma su presunte irregolarità legate all'affidamento di un appalto per i servizi informatici e di sicurezza per la Presidenza del Consiglio nel 2010. (Governo Berlusconi NDR). Bisignani è accusato di frode fiscale, mentre a Ragusa sono contestati la corruzione e la turbativa d'asta. Quest'ultimo, nel 2010, era capo del Dipartimento della Risorse Strumentali di Palazzo Chigi.
Cazzo – ci vien da riflettere con un francesismo – che tempismo i nostri locali fan della Eminenza Grigia di che trattasi! Bella Fegura! (si sarebbe detto al Ponticello un tempo), in ogni senso.
Intendiamoci, vale sempre il principio dell’innocenza presunta fino a sentenza passata in giudicato, e il pur ingabbiato sussurratore, non potrà considerarsi (al contrario del suo amico, sodale e fratello pregiudicato Silvio) ancora reo di niente. Tempo al tempo.
Aspettiamo, intanto prevediamo che questo capolavoro d’omo ai magistrati, in luogo di “sussurrare”, dovrà parlare con voce piena e chiara e con argomenti convincenti, se ne avrà.