Ho in mente questi signori che fanno i deputati e che si studiano indigeribili dossier per trovare dove sono state infrattate le fregature (una per tutte: quella sulla rivalutazione del capitale Bankitalia) guadagnandosi voto su voto le prossime, probabilmente non lontane, elezioni, ho in mente il presidente del consiglio incaricato che si apparta a tu per tu con un pregiudicato per truffa espulso da Parlamento avendo cose da dire e da ascoltare tali da non poter essere udite nemmeno dai loro più fedeli collaboratori, e anche lui (almeno si spera) porta, involontariamente sia chiaro, voto su voto a quei signori di prima, e ho in mente il fu comico genovese che se non voleva andare alle consultazioni se ne poteva benissimo rimanere in riviera ad ascoltare le canzonette e non se ne sarebbe sentita la mancanza e che invece, sempre a quei signori di prima, i voti, voto su voto, glieli toglie ormai ogni volta che apre bocca come se fosse diventato il d’alema dei cinquestelle.
Sarà mica alzheimer?
Ma sembrerebbe un po’ giovanino per farsi sciroccare 100% da una malattia così terribilmente seria, probabilmente si tratta solo di guitteria appassita, come capita a molti teatranti, in fine di carriera, che non riuscendo a mollare la scena si esibiscono gratis in qualsiasi situazione siano tollerati, provocando fastidio, malinconia, e il rinnovarsi delle eterne domande sulla caducità dell’intelligenza.
Un suggerimento a quei signori di cui ho parlato sopra: trovategli una confortevole sistemazione, andate spesso a salutarlo, cercate di dare importanza a quanto dice anche se si tratta di castronerie e ricordatevi che non c’è da aspettarsi altro, tutto quello che di buono poteva fare lo ha già fatto.