Il grande cuore di Stefano si è fermato, troppo presto, in questo inverno uggioso e triste; ma appena fatta primavera, il suo grosso taxi bianco, il VolksWagen che segnalava la sua gentile presenza anche da lontano, ha ripreso a marciare.
A guidarlo ora è sua moglie Celeste, che abbiamo pescato alla radice del Molo Massimo, un po’ emozionata e un po’ stranita, alla fine del suo primo giorno da tassista.
Curiosa storia quella della colta ragazza bresciana, fattasi isolana per amore, che fino a poco tempo fa guidava i suoi clienti tra gli scaffali della libreria, alla ricerca del titolo e dell’autore perduto, e che da oggi, passata dal frontespizio del libro al fronte del porto, conduce i suoi passeggeri in giro per l’Elba.
L’abbiamo voluta ritrarre accanto al suo nuovo strumento di lavoro, che con la sua importante mole la fa sembrare anche più minuta.
Ma l’aspetto non inganni, la Celeste tassista ha l’anima di ferro di chi sa rispondere con la serenità operosa alle crudeltà della vita. Una “buona guida” a cui affidarsi.