Sui sondaggi elettorali ferajesi non avevamo intenzione di tornarci, dopo aver dedicato alla vicenda un corsivo, e letto sul Tirreno un’analisi “seria” ancora più divertente e più perfidamente sciagattante.
Ma oggi dallo staff ferrarista ci è giunta, con preghiera di pubblicazione, la laconica nota qui di seguito riportata:
E' giunta voce che in parecchie case di abitanti di Portoferraio stiano arrivando telefonate a scopo di sondaggi commissionati dal gruppo "ViviAmo Portoferraio" che sostiene la candidatura di Mario Ferrari. Smentiamo categoricamente che il nostro comitato sia l'autore di tali sondaggi e diffidiamo chiunque dall' usare il nostro nome per qualsivoglia iniziativa.
A noi la “voce” anzi le “voci” dei sondaggi sui candidati del centrodestra, come abbiamo già scritto ci sono giunte direttamente nell’orecchio destro attraverso la cornetta del telefono di casa.
Abbiamo chiesto alle gentili operatrici il nome dell’istituto che effettuava il sondaggio (e ci è stato risposto) abbiamo chiesto chi era il committente (e non ci è stato risposto)
Pensavamo che quest’ultima informazione l’avremmo ricavata a posteriori, all’atto della pubblicazione dei risultati (come prevede la legge) ma la nostra aspettativa è andata delusa, appunto perché i committenti non avendo reso pubblici i risultati non sono incorsi nell’obbligo di palesarsi.
Orbene oggi un gruppo di supporter di un candidato ci scrive: “Non siamo stati noi” e dobbiamo prenderne atto. Ci fidiamo senza bisogno di diffide.
Però la lettura di quelle righe ci ha fatto tornare alla mente l’espressione ferajese “.. a me mi frughi!” che equivale a professare di essere estranei ad una vicenda, a ostentare la purezza e il candore pudico di un giglio. Chissà quanti altri “a me mi frughi” registreremmo andando in giro a domandare?
Certo potrebbe anche essere che un bizzarro amante delle statistiche (provvisto di qualche soldino perché le ricerche costano) una mattina si alzi con una curiosità e si domandi ad esempio: “Ma ai marinesi gli piaceranno più i cocomeri o i poponi? Sai che c’è? faccio fare una bella ricerca statistica!” E il giorno dopo magari, roso da un altro dubbio, incaricherà un istituto di scoprire se i lungonesi trombano più volentieri di sera o di mattina. E potrebbe anche essere che il terzo giorno gli prenda lo sghiribizzo di sapere che voto darebbero da 1 a 10 i ferajesi ai candidati del centrodestra etc. Tutto pole esse’
Ma, se così non è, in quale ambito diverso dallo stesso centro-destra dovremmo cercare i curiosi tanto interessati al gradimento dei candidati del centrodestra ferajese? Forse sarà stata un’agenzia internazionale di Rating, preoccupata delle ripercussioni della vittoria di questo piuttosto che di quello, sui prezzi dell’oro e del castagnaccio alla Borsa di Carpani?
“Ai posteriori – disse un famoso fabbricatore di sfondoni locale – l’aspra sentenza!”
(tanto i segreti isolani durano quanto uno sbadiglio d'asino)