Reduce dalla stesura di un articolo sul comune unico poi commentato (vedi) da Orsini e da Marini, nonché pure reduce dall’invio di un post a Camminando per una doverosa risposta, ancora in argomento, mi imbatto, in rete, in un amico che mi costringe a ritornare sulla vexata quaestio, proponendomi una un po’ brutale ma efficace analisi politico-elettorale:
“A me mi sembra che a voi della sinistra fa’ il comune unico dell’Elba vi convenga pochino: scusa eh, ma all’Isola i voti del centrodestra sono quasi sempre stati di più di quelli del centrosinistra, se li mettete tutti nel concone cosa succede? Che il Comune Unico non lo governerete mai. Se invece si resta così è più facile che vincete da qualche parte, specialmente se l’altri, come hanno fatto a Portoferraio, so’ tonti e si divideno …”
Sarei tentato di rispondergli con una citazione del Galileo di Brecht, sicuramente già richiamata in qualche altro A Sciambere, tanto la amo: “… non posso calcolare le traiettorie dei corpi celesti spiegando parimenti i voli delle streghe sui manici di scopa, la somma degli angoli interni di un triangolo non può variare a seconda degli interessi della Sacra Curia, ciò offenderebbe anche il mio senso estetico” ma cerco una risposta con meno puzza sotto il naso.
Mi viene da parlargli di etica della politica e dei disastri che si combinano quando si fissano delle regole che, in luogo che dalla razionalità, sono dettate dall’interesse di parte, cito ad esempio quella schifezza legaiola-berluscona di sistema elettorale che ci rimpastiamo, mi viene da dirgli che ciò che si ritiene politicamente giusto deve essere più importante del partiticamente conveniente … e senza accorgermene scivolo su una predica democratica sulla politica intesa come arte della mediazione tra valori … ma quello mi “diaccia”:
“Ma di che politica parli? Ma l’hai visto cosa hanno fatto oggi? Si so’ spartiti le nomine dell’Autority e hanno votato contro l’arresto di De Gregorio … che maialate!”
Mi tocca dirgli: “Parlo della politica da domani in poi, parlo della politica e dei partiti da ricostruire in tutta umiltà, parlo della politica a partire dai bisogni delle comunità, a partire dalle regole e dal confronto sul realizzare cose semplici, razionali e importati per la gente, come il Comune Unico .. appunto.