Caro Direttore stimo in generale il suo "Sciambere" ma questa volta esprimo radicale disaccordo. Per la prima volta dopo almeno vent'anni i "colossi del consenso elettorale", del bipolarismo del non-governo, si confrontano con un altro soggetto politico, di caratura nazionale (ed europea): il movimento 5 stelle. La politica locale ha mostrato (se non bastasse!) personalismi, scissioni poco comprensibili, campagne elettorali porta a porta , "pupi manovrati da pupari", liste con una visione politica limitata alla piazza della propria casa e tante promesse elettorali. I dati di altre testate on line raccontano di dati differenti. Non condivido l'implicito appello al non voto ed alla squalifica dei protagonisti di questa tornata. A memoria c'era di peggio e la voce popolare più accreditata sostiene che oggi a Portoferraio si possa solo migliorare. E poi "le truppe cammellate sinistrorse" rassegnate andranno tutti al voto come sempre è accaduto in fila ordinata, sognando cose di sinistra come quelle di una volta. Capisco l'aleggiare rassegnato dalle sue parti, ma i cittadini non devono più delegare nessuno per il proprio futuro e per quello dei suoi figli.
Claudio Coscarella
Gentile Dottore
Ma quale appello al non voto? Ho scritto, mi pare chiaramente, che PAVENTO una crescita dell’astensionismo, fenomeno che non posso che ritenere profondamente negativo, visto che non sono “sceso in campo” ieri, anzi, avendo trascorso l’ultimo mezzo secolo a ripetere che la buona politica è l’attività più socialmente nobile a cui si possa dedicare una persona, ed a cercare pure di agire conseguentemente a questa enunciazione. Dire che la complessiva “offerta” dei candidati elbani è di media scarsa qualità (sarà opinabile ma così la penso) non significa affatto dire che uno schieramento vale l’altro e quindi è inutile votare.
Veda Dottore io sono un uomo di sinistra (non sinistrorso, né sinistroide, né gravato da altro dispregiativo suffisso), che voterà per la sinistra, e che spera pure che la sinistra vinca (in Europa come all’Elba) , ma nutro anche un profondo rispetto per le idee degli altri, se a Portoferraio vincerà la destra non dirò che ciò si è determinato perché Ferrari è riuscito a far votare le truppe cammellate destrorse, così come non dirò, nella eventualità che Lei sia eletto sindaco, che a portarLa alla conquista della Biscotteria sono state le truppe cammellate grillorse; credo che i cittadini elettori portoferraiesi comunque la pensino e comunque votino, meritino un filo di rispetto in più, e non meritino essere, molto arbitrariamente, divisi in “cammellati”, “pupi” “pupari”e Cittadini con la “C” maiuscola (e mi par di capire che Lei inserisca nella categoria dei “promossi” solo i suoi elettori o giù di lì) .
I dati delle altre testate on line non li conosco, ho ragionato sui nostri e quelli sono, che dirle? Buon per Lei e per i suoi colleghi candidati rassicurati. Forse abbiamo dei lettori di qualità analitiche inferiori e particolarmente disattenti alla politica, forse non siamo abbastanza capaci noi della redazione di sottolineare l'importanza dei messaggi provenienti dalle diverse liste. "Tutto pole esse' forché omo incinto".
Non capisco poi il significato dell’immaginifica espressione “aleggiare rassegnato”, che Lei afferma esserci dalle mie parti (dove, per inciso, non ci sono state “scissioni”, qualcuno se ne è andato… capita anche dalle sue di parti), ma Le assicuro che il termine “rassegnazione” è discretamente in conflitto con il mio modo di stare al mondo.
Al contrario, le dirò che una delle mie citazioni preferite è costituita dai versi di una canzone sudamericana: “… gallo negro, te lo advierto: no se rinde un gallo rojo, más que cuando está ya muerto”.
Gentile Dottore come “gallo rosso” sarò pure un po’ vecchio e acciaccato, ma morto no, e non mi arrendo, credo di poter dare – ove occorra - ancora qualche beccata e qualche zampata, ai galli neri e pure ad altri esemplari di specie polline dall’incerto cromatismo.