Attribuita a Marciana Marina la “Bandiera Blu”: bene, questa è un po’ più credibile di quella precedente, conferita al progetto di un porto ancora da fare; la Fenicia o Finiccia è una bella spiaggia e così almeno, sotto il profilo dell’immagine, “si fa poggio e buca”(si compensa) con la secchiata d’acqua (fognaria) ricevuta nel muso dall’ONU che ha dichiarato quello marinese comune privo di depuratori dei reflui cloacali più a nord d’Italia. Certo che queste agenzie internazionali hanno delle linee comportamentali un po’ contraddittorie: una ti dà la Bandiera Blu, l’altra il Premio Vaso da Notte.
Mi viene in mente chissà perché Massimo Troisi: “Uno juorne da lione o cient’anne da piecoro? Nun se putesse fa’ cinquant’anne da orsacchiotto?”
Continuo a scorrere la posta elettronica con i riflessi mentali ancora lenti da convalescente, e scopro che giovedì all’Elba arriverà la Ducia, Alessandra Mussolini: chissà se ci saluterà come il su’ nonno: “Elba napoleonica e ferrigna, sentinella avanzata dell’impero …”. Il leggero senso di nausea che mi affligge ancora, tende a crescere. Spero solo che non l’accompagni nel tour elettorale quel capolavoro d’omo del consorte.
Ma a proposito di vecchi arnesi, per la serie, come dice Guccini: “vecchi muri proponevan nuovi eroi” mi imbatto in uno slogan pentastellato “Vota per Te” e mi domando se l’ho già sentito, o se è una fallace impressione indotta dalla mia anzianità, un dejà vu (candidato no, Dejavù non è un terzino del Paris Saint Germaine), Corre in mio soccorso, ancora da Marciana Ombelicodelmondo Marina, Umberto Archivio Mazzantini: “Vota per Te” e “Il PSI vota per te” erano slogan che Bettino ed i suoi fan usarono nella campagna elettorale del 1985.
Stai a vedere che tra un po’ qualcuno resuscita “La diga contro il comunismo” , “La gioiosa macchina da guerra”, e giù giù fino a “Molti nemici molto onore”.
Intanto con la coda dell’orecchio ascolto un notiziario, anche lì siamo sul vintage della mazzetta “… Frigerio, Greganti…” ancora loro?
In quarta o quinta notizia si tratta, in maniera quasi ragionieristica, di una bazzecola: gli ultimi 17 migranti morti nel tentativo di raggiungere il bel paese, il cronista dovizioso, avverte che tre cadaveri “quelli di una donna, una diciassettenne ed un bambino…” sono stati recuperati dai sub. Così… come se fosse acqua fresca.
Certo fossero stati un po’ meno “abbronzati” quei diciassette, avrebbero guadagnato la dolentissima copertina del giornale, fossero stati dei nostri compatrioti in gita col parroco, avremmo sentito parole come “strage”, “commissione d’inchiesta”, "tragedia", Vespa avrebbe fatto preparare il plastico della barca affondata, le conduttrici dei pomeriggi spazzaturier-televisivi avrebbero intervistato lacrimose dei superstiti, la madre di quel bambino (atteso che non sia crepata pure lei) recuperato dai sommozzatori.
Questo paese ipocrita, furbastro, perbenista, cinico ed egoista, non ha ancora capito che, come diceva De André “un ladro non muore di meno” e neanche un innocente bimbo scuro di pelle muore di meno.
Forse i mazzettari e le mezze calzette in competizione per la conquista del potere dai pollai all’Europa ce li meritiamo.
La nausea è decisamente più forte, ho citato e sopportato troppo, tornerò a letto a tentare di finire di guarire