In piena estate, come è normale, durante il fine settimana si concentra il traffico di natanti che solcano le acque circostanti l’isola d’Elba ed è quindi massima l’attenzione del personale della Guardia Costiera di Portoferraio, deputata al soccorso in mare in caso di emergenza. Quando poi, le condizioni meteorologiche non sono troppo favorevoli, come è stato il caso di domenica scorsa, gli interventi si susseguono senza sosta.
Cosi già nella notte tra sabato e domenica la motovedetta di servizio è stata impegnata per una ricerca seguente all’ avvistamento di alcuni razzi di segnalazione, di quelli utilizzati normalmente dalle imbarcazioni per evidenziare un’emergenza. La ricerca, effettuata al largo della costa tra San Vincenzo e Castagneto Carducci e durata alcune ore ha fortunatamente dato esito negativo.
Nella giornata di domenica invece in rapida successione gli uomini della Capitaneria sono stati chiamati ad intervenire per numerose segnalazioni di imbarcazioni in difficoltà a causa anche del mare mosso e del forte vento. A metà mattinata il primo intervento per una imbarcazione che dall’ormeggio nella rada di Portoferraio stava pericolosamente scarrocciando verso una banchina del porto. Con l’ausilio del personale e di un mezzo del locale gruppo ormeggiatori, l’unità veniva assicurata agli ormeggi. Nel primo pomeriggio invece un soccorso ad un natante partito da Portoferraio e diretto a Livorno che, a circa metà del canale tra l’isola e la terraferma, chiamava la Capitaneria per un’avaria ai motori. L’imbarcazione è stata raggiunta dapprima dalla motovedetta CP 892 che ha accertato le buone condizioni di salute dell’equipaggio e poi sempre un mezzo degli ormeggiatori elbani si è incaricato del rimorchio della barca in avaria sino al porto di Salivoli.
A metà del pomeriggio, nuovo intervento per un piccolo catamarano rovesciatosi al largo della spiaggia di spartaia, sul versante nord dell’isola. In quel caso è intervenuto per primo il gommone della Capitaneria di Porto attualmente dislocato a Marciana Marina. Nessuna conseguenza per i tre occupanti che sono riusciti a risalire a bordo e riprendere il mare. Anche la serata – con repentini cambiamenti delle condizioni meteo – non ha mancato di presentare nuove situazioni di urgenza, dapprima con il recupero di un uomo con sospetta cardiopatia che si trovava a bordo di una imbarcazione nella rada di Portoferraio. La motovedetta di servizio ha raggiunto l’unità e trasportato il settantenne presso la banchina antistante la Capitaneria dove era ad attenderlo un’autoambulanza.
Ed infine nella tarda serata ed in piena notte sono continuati gli interventi di assistenza in favore di alcune barche ormeggiate nella rada di Portoferraio che – a causa del maltempo – cominciavano a perdere i propri ormeggi o creavano con i loro incontrollati spostamenti pericolosi intrecci con le catene delle altre barche ancorate. La situazione più impegnativa ha riguardato un’ imbarcazione a vela di 13 metri, senza equipaggio a bordo, che è finita sugli scogli antistanti il cantiere Esaom di Portoferraio, prima di essere raggiunta e messa in sicurezza.
Solo in tarda notte la situazione si è infine tranquillizzata.
Naturalmente oltre al doveroso intervento di assistenza, nei confronti di alcuni proprietari di imbarcazioni che – nonostante gli avvisi di tempo incerto – avevano colpevolmente lasciato i propri mezzi incustoditi, sono scattate anche le previste sanzioni da parte del personale della Capitaneria di Porto.
Nel frattempo continua la vigilanza dei militari sulle aree più sensibili del mare dell’Arcipelago Toscano di propria competenza. Cosi nella giornata di venerdì, la motovedetta dislocata in questo periodo presso l’isola di Pianosa, nell’ambito del quotidiano servizio di pattugliamento, ha rinvenuto un segnalamento sospetto che ha poi rivelato la presenza sottocosta di un attrezzo da pesca abusivo – un palamito di circa 2000 metri – collocato da ignoti. Il materiale è stato posto sotto sequestro.
La Guardia Costiera rammenta l’importanza di verificare sempre e con estrema accuratezza la perfetta efficienza della propria imbarcazione e di non lasciare le proprie imbarcazioni incustodite soprattutto se sono previste avverse condizioni meteorologiche. Ed il numero 1530 per segnalare tutti i tipi di emergenza in mare.