Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL e SIPPE, a seguito di visita sui luoghi di lavoro effettuata l’11 settembre 2014, hanno riscontrato presso il penitenziario di Porto Azzurro, un’inquietante situazione igienico sanitaria; il personale di polizia penitenziaria e del comparto ministeriale sono costretti ad operare in mezzo agli escrementi dei piccioni che albergano ormai indisturbati all’interno dei reparti. Gli escrementi dei piccioni sono nocivi e costituiscono un serio problema igienico-sanitario. La contaminazione fecale dell'ambiente, la polverizzazione e dispersione del guano (sostanza naturale formata dalla decomposizione di escrementi di vertebrati), la presenza di nidi negli edifici, causano danni talvolta irreparabili e sono occasione di diffusione e di contagio di malattie infettive all’uomo. Ciò, quindi, costituisce un serio pericolo non solo alla salute dei lavoratori ma anche a quella degli utenti.
E’ stato altresì riscontrato lo stato di totale degrado della locale armeria dove la presenza eccessiva di muffa non consente di sostare più di qualche secondo in questo ambiente. Le affezioni più frequenti che possono causare sono varie malattie delle vie respiratorie, predisposizione alle infezioni, allergie, emicranie, disturbi motori, ecc. Esse sono addirittura molto più rischiose delle comuni allergie stagionali (raffreddori da fieno) perché attaccano le vie respiratorie costantemente, a tutte le ore di permanenza nei luoghi di lavoro e costantemente per l’intero anno.
A questi gravissimi rischi sanitari sono esposti sia i lavoratori che la popolazione carceraria, col conseguente rischio che la popolazione elbana stessa possa essere interessata alla diffusione delle patologie sopra elencate.
Tra le cause dello stato di degrado denunciato da queste sigle sindacali si evidenzia l’assenza di un direttore titolare dell’Istituto di Portoazzurro, costituendo grave pregiudizio alla regolare gestione amministrativa.
IL SEGRETARIO GENERALE FP CGIL LIVORNO
(f.to Giovanni Golino)
IL SEGRETARIO GENERALE SIPPE
(f.to Alessandro De Pasquale)