Un grave atto di crudeltà verso gli animali si è consumato nel carcere di Porto Azzurro. Il fatto risale al 18 febbraio del 2o12, ma la notizia si è appresa solo in questi giorni in cui l'episodio è finito in fase dibattimentale in tribunale.
Protagonista dello sconcertante episodio il detenuto George Bineata, un ventisettenne rumeno allora ristretto nel carcere si Porto Azzurro (successivamente trasferito a Massa).
Quel giorno il giovane era raggiunto nella sua cella da un agente di custodia e da un'infermiera che doveva somministrargli delle medicine.
Il giovane dopo aver affermato di sentirsi molto nervoso, afferrava una pappagallino che teneva con sè in cella (una cocorita) e lo uccideva staccandogli di netto la testa con le mani di fronte al comprensibile raccapriccio dei due visitatori.
A seguito dell'atto il Bineata veniva denunciato dalla Polizia Penitenziaria. Ora rischia, in conseguenza del suo crudele gesto, fino a 2 anni di reclusione.