Mentre a Marciana Marina si prepara la “spiaggiata-manifestazione” alla spiaggia del Bagno, è passato inosservato un interessante documento emesso il 25 giugno dall’Ufficio Demanio del Comune di Marciana Marina (Prot. n. 5503): “Manifestazione di interesse – Affidamento concessione demaniale marittima, sperimentale e provvisoria per la costituzione di un punto blu nell’ambito dell’arenile pubblico sito in loc. Il Bagno”. Nel documento si legge che «L’Amministrazione Comunale ha intenzione di concedere, per la stagione balneare 2012, nel rispetto del Codice della Navigazione, la Concessione Demaniale marittima sperimentale e provvisoria finalizzata alla costituzione di un punto blu nell’ambito dell’arenile pubblico sito in Loc. Il Bagno, necessario per l’espletamento del servizio di salvamento da disciplinare con apposita regolamentazione».
L’avviso dell’ufficio demanio è interessante per due motivi: 1) La spiaggia del Bagno viene considerata così importante per la frequentazione e la balneazione da indurre il Comune di Marciana Marina a proporre un punto blu (che speriamo non si riveli un’ennesima privatizzazione strisciante di una spiaggia pubblica come avvenuto in qualche spiaggia elbana); 2) La spiaggia viene esplicitamente definita “arenile pubblico sito in loc. Il Bagno”, senza citare un’eventuale pertinenza privata come quella che è stata recentemente recintata.
La definizione ha infatti un senso preciso: la recinzione e la privatizzazione dei quasi la metà della spiaggia del Bagno (frequentata soprattutto da abitanti di Marciana Marina) renderebbe praticamente inutile ed economicamente insostenibile un Punto Blu al Bagno. Difficile affittare sdraio ed ombrelloni nelle poche decine di metri di spiaggia già affollati che rimarrebbero se la recinzione e i cartelli proprietà privata rimarranno al loro posto…
Ma la realizzazione di un Punto Blu al Bagno sarebbe ancora più assurda se passasse la paventata volontà di chiudere al pubblico l’accesso alla spiaggia, che la “proprietaria” considera privato anche se rappresenta l’unico accesso a quel tratto di costa e se è da sempre utilizzato da cittadini e turisti, tanto che le passate amministrazioni comunali hanno investito nella sua manutenzione. A cosa servirebbe “l’espletamento del servizio di salvamento da disciplinare con apposita regolamentazione” del Punto Blu? A vigilare sull’incolumità balneare della signora Corradini-Porta e dei suoi nobili amici?
Il Comune di Marciana Marina si lamenta perché «A tutt’oggi è pervenuta una unica manifestazione di interesse», e invita «altri potenziali soggetti prestatori (…) a trasmettere una domanda di presentazione e di manifestazione di interesse all’affidamento della Concessione sopra indicata», sarà difficile che qualcun altro entro le 13,00 del 9 luglio, il giorno dopo la “Spiaggiata” anti-privatizzazione, manifesti interesse per un mozzicone di spiaggia mutilato da una ridicola barriera anti-bimbi e anti-plebei. L’apertura delle buste del 10 luglio alle 10.00 nella sala consiliare del Comune di Marciana rischia di essere rapidissima e di assegnare al vincitore una bella grana: un Punto Blu su una spiaggia pubblica dimezzata e piena di marinesi non proprio ben disposti, oppure deserta perché una signora ha chiuso l’accesso (cosa impossibile secondo la Suprema Corte di Cassazione) .
Forse l’Amministrazione Comunale che si preoccupa tanto del “Punto Blu” dovrebbe anche preoccuparsi di più nel garantire, con atti immediati e concreti, la libera frequentazione di tutta la spiaggia del Bagno, basterebbe poco: visto che c’è da sempre un utilizzo pubblico della spiaggia, visto che intende dotarla di servizi che non sembrano destinati ai “proprietari”, può semplicemente dichiararne la pubblica utilità e restituirla tutta ai marinesi ed ai turisti, poi ben venga anche il “Punto Blu”.