Nei due giorni della prima delle tre piccole bufere (il mare ed il vento infatti non hanno mai raggiunto altissime intensità), nella sola parte centrale dell'arenile sono stati eseguiti ben dieci interventi di salvataggio in mare, buona parte dei quali, è giusto rimarcarlo, effettuati da parte dell'Assistente Bagnanti F.I.N. Lorenzo Cottone.
Nella seconda delle mareggiate, in un tratto di poche decine di metri gli interventi sono stati sei, uno dei quali seguito da ricovero ospedaliero per principio di annegamento.
La terza "buriana", benchè fosse la più violenta delle tre, non ha visto la necessità di alcun salvataggio in acqua.
Le condizioni del mare erano simili in ognuna delle situazioni, la spiaggia era ugualmente affollata, il numero degli Assistenti Bagnanti lo stesso. Il fattore che ha determinato il netto calo degli interventi è di altro genere: un'azione di prevenzione progressivamente sempre più organizzata. Preso atto, infatti, della presenza dei pericolosissimi canali di acqua profonda alternati alle zone di basso fondo, gli Assistenti Bagnanti di concessioni e punti Blu si sono coordinati per presidiare le zone a rischio in modo da impedire l'ingresso in acqua di incauti nuotatori.
Il trillo dei fischietti è risuonato ininterrottamente per richiamare l'attenzione di chi, per inesperienza o incoscienza, si stava avventurando in acqua, anche nelle zone di spiaggia libera. Le ricetrasmittenti sono state continuamente in funzione per tenere in collegamento le varie zone della spiaggia. Tutto questo, ripeto, superando i limiti di "competenza" per garantire all'intera area il massimo dell'assistenza.
Nell'ambito coordinativo si è distinto in modo particolare il responsabile del servizio di sicurezza di una delle più estese concessioni della baia, Fabio Pierini; sul piano pratico tutti hanno dato un valido contributo.
Da parte mia, quindi, il più ampio riconoscimento all'efficienza degli Assistenti Bagnanti F.I.N. del comprensorio turistico più frequentato del Comune di Portoferraio e l'augurio che una tale capacità organizzativa si possa ritrovare in ogni altra spiaggia.
Per finire, due raccomandazioni: la prima è che tutti gli addetti alla sicurezza della balneazione si mantengano quotidianamente in allenamento per dare le più ampie garanzie di successo al loro intervento, esercitandosi soprattutto in presenza di condizioni di mare avverse; la seconda è che non si trascuri mai l'utilizzo delle specifiche attrezzature di supporto, a cominciare dal cosiddetto "baywatch" (siluretto galleggiante dotato di maniglie che può essere trascinato a nuoto senza fatica e fornire un validissimo appiglio al pericolante) che dovrebbe far parte del corredo di ogni concessione.
Il Fiduciario F.I.N. Sez. Salvamento per l'Isola d'Elba, Andrea Tozzi.