Dopo le proteste dei cittadini di Marciana Marina, di Legambiente e dei partiti di opposizione, dopo la spiaggiata/manifestazione dell’8 luglio, dopo che la vicenda è finita sui giornali nazionali e locali, la recinzione che ha tentato di privatizzare circa la metà della magnifica spiaggia del Bagno, a Marciana Marina (Elba) è stata tolta definitivamente, dopo che era già arretrata sotto la pressione di cittadini e turisti che vantavano il diritto consuetudinario su una spiaggia da sempre al servizio della vecchia tonnara, dei pescatori locali e poi dei bagnanti.
“Il Tirreno” riporta oggi le motivazioni con le quali la proprietaria dell’ex mulino che si affaccia sul tratto di piaggia che si voleva privatizzare giustifica la sua ritirata. La difficile decisione sarebbe stata presa «Per evitare problemi al sindaco ed ai consiglieri comunali» che, pur mantenendo un silenzioso atteggiamento pilatesco sulla vicenda, erano evidentemente in difficoltà.
La Signora però non l’ha presa bene e dice che dopo essere stata amica di Marciana Marina per anni ora non lo è più e che di questo il Paese sa chi deve ringraziare.
«In effetti i marinesi e gli abitanti del Bagno sanno chi ringraziare: loro stessi – dice Umberto Mazzantini, responsabile nazionale Isole minori di Legambiente che è proprio di Marciana Marina – La signora che ha tentato di privatizzare un bene comune, contando sulla gratitudine dei marinesi per aver organizzato e finanziato qualche manifestazione estiva in piazza insieme al Comune, ha dovuto rendersi conto che ci sono cose che appartengono all’anima stessa di una comunità e che sono molto più importanti di una serata di flamenco o con Vespa, Sgarbi o la Santanchè. La spiaggia ritorna ad essere quello che è sempre stata, un magnifico e appartato luogo dove prendere il sole e fare il bagno in un mare limpido. Un luogo di tutti e per tutti, soprattutto dei “rumorosi” bimbi che davano tanto fastidio e che si volevano tener lontani con una ridicola recinzione. Avevamo chiesto alla Signora Corradini-Porta di fare un atto davvero generoso verso Marciana Marina: restituire la spiaggia ai marinesi, agli elbani ed ai turisti, ora che la Signora l’ha fatto gliene siamo grati, ma ora che è stato nuovamente riconosciuto il diritto dei cittadini a fare il bagno nella loro spiaggia, non se la prenda troppo, a volte anche gli ingrati indigeni hanno ragione. E in questi ultimi tempi, dai referendum sui beni comuni ai sentieri ed alle spiagge liberate all’Elba, hanno sempre più spesso ragione».
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano