Nel pomeriggio di lunedì 10 persone tutte facenti parte di un’associazione e tutte alloggiate presso un camping di Rio Marina e facenti parte di un gruppo di 180 giovani provenienti da diverse regioni italiane si sono presentate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Portoferraio lamentando nausea forti dolori addominali, dissenteria ed in taluni casi uno stato febbrile.
Ritenendo i casi di molto relativa gravità i sanitari del capoluogo elbano dopo aver sottoposto le persone a specifici esami ed alle cure del caso, dimettevano tutti ma segnalavano la situazione all’ufficio di Igiene dell’ASL che si attivava per le dovute indagini.
Nella giornata di martedì alcuni di coloro che erano già ricorsi alle cure del P.S. ma anche molti altri alloggiati presso la struttura ricettiva, tornavano ad accusare i fastidiosi sintomi e si rivolgevano al 118.
A quel punto era il medico di turno del 118 con i volontari della Pubblica Assistenza di Capoliveri a spostarsi nel campeggio, dove provvedeva a visitare ben 48 persone che non stavano bene, e delle quali comunque solo due venivano giudicate da ricoverare precauzionalmente in ospedale. Sucessivamente veniva reso noto il numero di coloro che i medici riconoscevano come certamente colpiti dalla sindrome che sommavano in serata di martedì a 32 persone, numero che doveva essere corretto al rialzo nella giornata di mercoledì quando altri casi hanno continuato a manifestarsi.
Sia la sintomatologia che il fatto che si siano nuovi colpiti a 72 ore dai primi, fanno sempre più pensare ad un contagio virale ed escludere un'origine alimentare o ambientale. Di certo comunque nessun carico può essere fatto alla struttura ricettiva visto che il gruppo è dotato di una sua attrezzatura per la cottura dei pasti nonché di un impianto di depurazione idrica dedicato, che si è attaccato alla rete del camping.
Elbareport