Sulle azioni del Segretario Generale del Comune di Portoferraio Dott. Michele Pinzuti, la Procura della Repubblica di Livorno, nel caso coadiuvata nelle indagini locali dalla Guardia di Finanza, ha aperto un fascicolo, ed il reato che si ipotizza sia stato commesso dal funzionario non è lieve, trattandosi di truffa, aggravata nel caso di specie dalla funzione pubblica rivestita dall'indagato.
La notizia è abbastanza clamorosa ma è destinata a generare meno sorpresa di quanto sarebbe lecito attendersi, le voci che circolavano all'isola sulla vicenda negli ultimi tempi più che ad un venticello potevano essere assimilate ad un tornado.
Ricordando di nuovo che siamo in una fase preliminare vediamo comunque di cosa si farebbe carico al Pinzuti che da appena qualche mese ha assunto servizio a Portoferraio. Negli ultimi mesi del 2014, secondo la Procura, un imprenditore Portoferraiese partecipante con la sua impresa di costruzioni (la Ferrini) alla Società a responsabilità limitata "Val di Denari" doveva stipulare con il Comune una convenzione legata alla realizzazione di un complesso abitativo di circa dieci unità, nella omonima località: un intervento destinato a movimentare almeno due milioni di euro.
L'imprenditore all'atto della stipula della convenzione si sarebbe sentito richiedere dal Pinzuti il versamento (in contanti) di una considerevole cifra (5.000 euro) giustificati come "oneri per la trascrizione degli atti" a fronte di un effettivo costo di 290 Euro ammissibile per il compimento dell'operazione
Successivamente però l'imprenditore, che avrebbe preso coscienza di essere stato raggirato avrebbe deciso di tutelare i propri interessi ed alla fine di Gennaio si rivolgeva alla Guardia di Finanza che ne trasmetteva l'esposto alla Procura livornese.
Il P.M. incaricato sviluppava le sue indagini sul caso incaricato e chiudeva il lavoro di sua compenza ravvisando nel comportamento del Pinzuti la presunta violazione dell'articolo 640 C.P.. Ora dopo che saranno espletate le possibili azioni difensive da parte dell'indagato (che è rappresentato legalmente dallo Studio Spagnoli di Cecina) con la presentazione di memorie o chiedendo un'audizione al magistrato, sarà il Giudice per le Indagini Preliminari a stabilire se l'iter del caso dovrà continuare verso la fase processuale (previa udienza del G.U.P.).
Va specificato che il G.I.P.potrebbe anche archiviare in questa fase il caso anche se il quadro accusatorio lo farebbe definire improbabile. Da notare che da fonti legali si è appreso di una sorta di "ravvedimento operoso" dell'indagato che avrebbe restituito all'imprenditore la parte della somma indebitamente fattagli versare (4.710 euro) aggiungendo a titolo di risarcimento altri 1.290 euro, con quello che parrebbe il chiaro intento di alleggerire la sua posizione.
Interpellato da alcuni colleghi il Sindaco di Portoferraio ha rilasciato una dichiarazione: "Se la notizia riportata si rivelasse esatta - afferma il sindaco Mario Ferrari - siamo pronti a tutelarci in tutte le sedi opportune" un po'lapidaria ed un po' paragonabile a quella di qualcuno "cascato dal pero".
Va da sé che per l'amministrazione Ferrari già messa "in barchetta" dalla vicenda del Bilancio, questa ultima poco edificanti faccenda arriva come una bastonata tra capo e collo, anche perché proprio sul Pizzuti (che peraltro esercita temporaneamente le funzioni di Segretario anche nel Comune di Marciana Marina) l'Amministrazione aveva investito moltissimo affidandogli ad interim la direzione delle tre aree gestionali del Comune, aggiungendoci una "spericolata", nomina nel C.d.A. della partecipata "Cosimo de Medici" (con l'opposizione che faceva notare l'incongruenza del suo contemporaneo ruolo di controllore e controllato).
Il centrodestra ha insomma trasformato questo suo uomo di fiducia (a occhio, mica tanto ben riposta) in un Iper-manager, talché, se le sue vicissitudini dovessero condurre alle azioni di tutela che paiono trasparire dalle scarne parole di Ferrari, la navicella che campeggia sullo stendardo cittadino potrebbe presto ritrovarsi come "nave senza nocchiero in gran tempesta"
Facile prevedere che, esploso questo altro caso, già dalle prossime ore, le opposizioni ferajesi riprendano impietosamente a bersagliare la giunta a colpi di interrogazioni e di spingarda, facile che qualcuno faccia dell'ironia sull'utilità dell'ectoplasmatico assessore alla legalità Bufo (chi l'ha visto?), fin troppo scontata (proprio nel giorno che dovrebbe essere quello del gioioso primo compleanno della Giunta Ferrari) la battuta musicale: "In Biscotteria s'è incominciato con la Rificolona e sembra di essere già alla Messa da Requiem"