La montagna ha partorito il topolino della disinformazione! Nel colmo della stagione estiva e dopo un mese e mezzo di silenzi (l’ultimo bollettino ufficiale è del 22 giugno), l’ASA allerta i turisti sull’emergenza idrica. Ma lo fa nella forma più discreta e soft possibile forse nel timore di creare allarmismi. Ad agosto avanzato appaiono avvisi nelle bacheche del traghetti, dove, peraltro, prevalgono vistose le pubblicità sugli incanti isolani, e dove i passeggeri preferiscono passare il tempo guardando il panorama.
Già l’appello del22 giugno non era arrivato alle orecchie delle grandi masse perché non trasmesso tramite i principali mass-media nazionali, radio, tv e quotidiani. Per evitare la clandestinità, il messaggio sarebbe meglio recepito, se fosser diffuso e pubblicizzato nella stazione marittima di Piombino, per mezzo delle agenzie di viaggio, e soprattutto attraverso il tam tam digitale di Internet da parte dei tanti siti promozionali degli enti locali e delle diverse aziende del territorio.
A sottacere la verità ci si rimette sempre! Alberghi e pensioni di un certo livello sono sicuramente organizzati per fronteggiare il flagello, e sicuramente hanno informato la clientela al momento della prenotazione.
Ma come sono preparati i tantissimi locatori privati? Quanti negli anni della sicurezza idrica apportata con l’innesto della condotta sottomarina, hanno riconquistato spazi vitali delle loro case smantellando depositi di ogni dimensione considerati ormai inutili? Costoro passano i guai se lasciano a secco i vacanzieri. Sono costretti a rifondere i quattrini con tante scuse e tanto danni per l’economia elbana. Piuttosto dove sono finiti i tanti progetti per i dissalatori?
Romano Bartoloni