Giornata intensa quella di ieri, 11 agosto, per i militari della Capitaneria di Porto di Portoferraio che hanno operato due importanti soccorsi ad imbarcazioni da diporto in serie difficoltà.
Una prima richiesta di aiuto è stata lanciata intorno alle ore 14.50 da un’imbarcazione a motore di circa 14 metri, battente bandiera francese, al largo del porto di Cavo con 4 persone a bordo che, a causa di un incendio nel locale macchine – estinto con le dotazioni antincendio – e conseguente totale avaria dei sistemi di bordo, stava pericolosamente derivando verso la scogliera. Immediatamente sono scattate le operazioni di soccorso con l’intervento della dipendente M/V CP 892 che, partita da Portoferraio, in pochi minuti ha raggiunto
l’imbarcazione in difficoltà provvedendo ha fornire tutta l’assistenza necessaria. Una volta stabilizzata la situazione ed accertato che non vi fosse più pericolo per le persone, con l’ausilio del mezzo navale del Gruppo Ormeggiatori di Portoferraio, l’unità è stata trasferita presso il cantiere navale portoferraiese ESAOM.
La seconda richiesta di soccorso è pervenuta alle ore 19.25 circa tramite “Mayday” sul canale radio per le emergenze in mare da un’altra imbarcazione a motore di 12 metri con 4 persone a bordo, battente bandiera italiana, in prossimità delle Isole Gemini a sud dell’Isola d’Elba che, verosimilmente per un incaglio con secca prospiciente le suddette isole e conseguente apertura di una falla sullo scafo, stava imbarcando acqua. Istantaneamente sono scattate le operazioni di soccorso con l’impiego della M/V CP 892 e del gommone GC 131. I
militari della GC a bordo di quest’ultimo, primo ad aver raggiunto l’unità sinistrata, hanno subito intuito che la situazione era critica e che all’imbarcazione restavano pochi minuti di galleggiabilità. Pertanto, contestualmente a tempestive e determinanti operazioni manuali di svuotamento dello scafo, è stato disposto l’intervento di un idoneo mezzo privato che da Porto Azzurro ha, in pochi minuti, raggiunto il luogo del sinistro per rimorchiare l’unità in difficoltà presso un approdo adeguato. Il tutto reso ancora più difficoltoso dal peggiorare delle condizioni meteo sulla zona. Dopo un paio d’ore di navigazione, durante la quale l’unità compromessa continuava a venire svuotata dall’acqua grazie ai sistemi di esaurimento mobili
della M/V CP 892 e dai militari della GC saliti a bordo dell’imbarcazione, il convoglio giungeva presso il porto di Marina di Campo dove, con l’ausilio della gru a disposizione del cantiere Battaglini, l’unità sinistrata veniva definitivamente alata e posta in sicurezza a terra.
Provvidenziale per il successo delle operazioni di soccorso è stato sia l’intervento degli uomini e dei mezzi della Capitaneria di Porto, che senza ritardo hanno raggiunto le unità in difficoltà e svolto le prime tempestive operazioni di svuotamento fondamentali per evitare l’affondamento dell’unità, sia l’intervento dei soggetti che a vario titolo hanno fattivamente collaborato con la Guardia Costiera riuscendo a scongiurare conseguenze ben più gravi sia per le persone a bordo che, in caso di affondamento, per l’ambiente.