Due donne, una 52enne e l’amica 38 enne, empolesi, trascorrono una breve vacanza all’Elba e decidono, qualche sera fa, dopo aver cenato a Porto Azzurro, di recarsi a Campo nell’Elba, insieme ad altri due amici anch’essi turisti, presso un locale pubblico. Ma l’abuso di alcool non permette alla 52enne di restare lucida così, dopo qualche ora e dopo vani tentativi di convincimento a tornare a casa, gli altri tre del gruppo si allontanano lasciandola sola. La donna, dopo circa un’ora e sempre più ubriaca viene soccorsa da personale del locale, che rintraccia telefonicamente i suoi conoscenti e li invita a tornare indietro per riprendere la malconcia compagna di viaggio.
I tre, che nel frattempo sono rientrati a Porto Azzurro, tornano a Campo, ma l’alcool rende tutto difficile e la donna non ne vuole sapere di restare ferma nell’abitacolo, mettendo a rischio, se stessa e gli altri addirittura con un tentativo di scendere in corsa dall’auto. A questo punto una ragazza del gruppo, dopo aver fatto arrestare la marcia del mezzo, scende e scarica in malo modo la conoscente ubriaca ma, come se non bastasse, andata su tutte le furie, la colpisce con un pugno al volto facendola rovinare a terra con il volto insanguinato e così la trovano i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Portoferraio e della Stazione di Campo, intervenuti dopo pochi minuti.
Immediati sono scattati i soccorsi e gli accertamenti che dopo la ricostruzione dei fatti hanno consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria livornese la ragazza empolese che ha sferrato il pugno al volto della conoscente rischiando davvero una tragica conclusione della brutta serata. La caduta all’indietro della donna, infatti, ha causato a questa lesioni guaribili in un mese, ma le possibili conseguenze potevano essere davvero drammatiche, vista la sua condizione di ebbrezza che non le ha consentito reazioni di autoconservazione tali da attenuare l’effetto del colpo ricevuto.
La più giovane delle signore dovrà rispondere di lesioni personali con una pena che va da un minimo di tre mesi ad un massimo di tre anni di reclusione.
Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio