La caccia alle streghe che e' iniziata a Marina di Campo dopo la pubblicazione delle notizie sui media che riguardano il Presidente del Consiglio d'Istituto inizia ad assumere contorni pericolosi ed eccessivi. Siamo i tre consiglieri del gruppo "Insieme per la scuola trasparenza e dialogo" e rappresentiamo la lista che ha vinto le elezioni che si sono svolte il 15 e il 16 novembre scorso.
Nelle ultime ore siamo state oggetto di offese, allusioni e avvertimenti come se qualcuno di noi avesse la colpa di cio' che e' accaduto. Noi crediamo che, se il Presidente del Consiglio d'Istituto si sente diffamato per cio' che e' stato scritto sui giornali puo' e deve difendersi nelle sedi ufficiali.
Di certo nessuno puo' puntare il dito su di noi, ne' continuare ad insinuare una nostra responsabilita' su quello che e' stato scritto. Non siamo stati noi a scatenare questa bagarre mediatica, pensare che noi abbiamo voluto far scrivere gli articoli sui giornali è pura fantasia, i giornalisti lavorano in autonomia.
Noi abbiamo affrontato il nostro percorso nella opportuna sede istituzionale .
Questa pero' diventa l'occasione di ribadire qual e' la nostra posizione e cosa pensiamo di tutta questa vicenda, pur riconoscendo il grande lavoro fatto fino ad oggi nel mondo della scuola dal neo Eletto Presidente del Consiglio d'Istituto, riteniamo che siano incompatibili con il suo ruolo istituzionale certe manifestazioni.
Per noi e' molto grave il suo post nel quale viene definito parassita un ex ministro della Repubblica Italiana donna di colore perche' noi non ci riconosciamo in nessuna esternazione a sfondo razzista e non condividiamo atteggiamenti che riteniamo diseducativi come quello di mostrare il dito medio vestita da babbo natale di fronte a decine di bambini in occasione di una festa di paese.
Riteniamo cosi' di rispettare la sensibilita' e il pensiero di molti genitori della nostra scuola. Crediamo che sia nel pieno diritto della Presidente del Consiglio d'Istituto chiarire la sua posizione nella sede istituzionale e sia legittima la nostra richiesta di porre tutta la questione all'ordine del giorno del prossimo Consiglio d'Istituto dove definiremo la nostra linea. Questo si fa in democrazia, nel rispetto delle regole e delle procedure.
Insieme per la Scuola Trasparenza e Dialogo