Il 19 gennaio, le motoseghe dell’amministrazione comunale si sono scatenate contro i due maestosi pini della piazza della fonte di Sant'Ilario, uno dei paesi più belli dell’Elba, annidato sulle colline del Comune di Campo nell’Elba e nel cui centro storico non circolano auto.
I grandi pini erano “colpevoli” solo di fornire, nei caldi mesi estivi, ombra, ossigeno e aria balsamica ai santilariesi e ai numerosi turisti e di casa e rifugio agli animali.
Ormai quella della giunta comunale del Sindaco Lorenzo Lambardi (PD) sembra quasi una fissazione: anche i più esili motivi – i pini “sporcano, c’è una crepa - sono sufficienti per accanirsi contro alberi maestosi. Mentre il Comune campese sembra non trovare il tempo e le forze per rimuovere le luminarie natalizie, che consumano inutilmente energia, per tagliare i pini di tempo, decisionismo ed energia ce n’è sempre in abbondanza!
D’altronde il sindaco campese si muove nel solco della tradizionale inimicizia per pini ed alberi in genere che ha contraddistinto le varie amministrazioni che si sono succedute a Campo nell’Elba negli ultimi decenni. Che le amministrazioni siano state di centro-destra, di centro-sinistra, di centro-sinistra-destra o di centro-destra-sinistra, la musica non cambia e la base è sempre quella stridula delle motoseghe.
Pare che la gara tra i politici campesi sia a chi taglia più pini e, se continua così', la giunta di centro-sinistra-destra in carica vincerà per distacco la medaglia d’oro. Infatti, si considerano i pini già tagliati e quelli che si progetta di tagliare, l’amministrazione Lambardi supererà la passata giunta, che ha trasformato la piazza del Municipio in uno deserto di pietra in stile nordcoreano, dove i pini sono stati sostituiti dai motori dei condizionatori d'aria. Ora un pezzetto di Pyongyang c’è anche a Sant’Ilario.
Così, con un lento stillicidio e decisioni estemporanee, si sta distruggendo il patrimonio arboreo monumentale che caratterizza e ingentilisce il comune di Campo nell'Elba e, a poco più di un mese dalla Conferenza mondiale sul clima di Parigi, dove i leader mondiali e gli scienziati hanno confermato che gli alberi hanno un'importanza fondamentale, il giovane sindaco campese non la smette più con le motoseghe.
Ci si domanda il perché di tanta solerzia nell’effettuare questi drastici interventi e con quali motivazioni, con quali perizie e con quale spirito si attuino e soprattutto perché non intervenga chi ha il compito di salvaguardare il paesaggio e l’ambiente di Paesi nei quali le alberature storiche sono un elemento distintivo.