Colpito da un malore mentre stava effettuando, nel pomeriggio di domunica, un'immersione, è deceduto Giuseppe Mossini un cinquantacinquenne sub milanese che risiedeva da anni a Campo e che gestiva un diving in località Lacona.
L'uomo si trovava proprio sui fondali laconesi impegnato alla "tranquilla" profondità di 6 metri insieme ad un cugino ed un amico (anche essi esperti sub) e niente faceva presagire uno sviluppo tanto drammatico degli eventi.
Mossini si è sentito improvvisamente male ed ha chiesto a chi lo accompagnava di aiutarlo ad emergere e ad issarlo a bordo alla sua imbarcazione di appoggio la "Vittoria".
Il Sub era ancora in stato di coscenza quando ha guadagnato la superficie, e i suoi due soccorritori nel disperato tentativo di salvargli la vita hanno diretto a tutta velocità l'imbarcazione verso il porto di Marina di Campo, e chiedendo l'aiuto raccolto dal servizio 118 che nel frattempo mandava il personale di due ambulanze (la Croce Rossa campese e la Croce Verde di Portoferraio) con il suo medico di turno ad attendere il paziente a banchina.
Ma la solerzia dei soccorsi non è stata premiata, le condizioni del Mossini erano precipitate durante le poche miglia del tragitto, egli giungeva a Campo privo di vita e neppure le disperate manovre di rianimazione sortivano alcun effetto.
Intanto mentre si disponeva il trasferimento della salma a Portoferraio, e i due principali testimoni del tragico fatto rendevano le loro dichiarazioni ai Carabinieri di Campo nelle'Elba, per i soccorritori c'era ancora del lavoro da fare, perché la "Vittoria" era giunta all'approdo in semiaffondamento a causa dell'acqua imbarcata sembra da un portello lasciato aperto nella concitazione della vicenda.
Erano allora i Vigili del Fuoco a procedere allo svuotamento dello scafo con due pompe ed a sovrintendere al suo sollevamento mediante una gru.