Si è conclusa nel tardo pomeriggio di ieri, 4 febbraio, un'operazione antidrioga che da tempo teneva impegnati i Carabinieri dell'Elba, con 2 arresti e un denunciato a piede libero.
L'azione svolta dai militari della stazione di Portoferraio e Campo nell'Elba coadiuvati dal gruppo cinofili di Firenze, ha portato al sequestro di 11,5 kg di hashish, marijuana ed un fucile, tutto accortamente occultato all'interno di un'abitazione del Comune campese.
I Carabinieri hanno effettuato 2 perquisizioni che hanno portato ad altrettanti arresti per detenzione di stupefacenti al fine di spaccio.
Nell'appartamento del primo, Enrico Calcagno, un 30enne, disoccupato, domiciliato a Marina di Campo, ma residente a Napoli, sono stati ritrovati, nascosti in una intercapedine costruita ad hoc, ben 11kg di hashish ed un arma (un fucile catalogato come "da guerra") e 4 caricatori privi di proiettili.
La seconda perquisizione è avvenuta nella casa e nell'esercizio commerciale del complice, Gabriello Mattera, meccanico 39enne, residente a Portoferraio; in suo possesso 500 gr di hashish ed il materiale necessario per il confezionameto e per la distribuzione al dettaglio.
I due soggetti sono stati immediatamente condotti al Carcere delle Sughere di Livorno dove nella mattinata di oggi, venerdi 5 febbraio, il Magistrato investito del caso ha convalidato l'arresto. I soggetti saranno ascoltati dal Dott. Petralia, che potrebbe confermare lo stato di detenzione per il primo e la possibilità degli arresti domiciliari per il secondo.
Ancora in corso le indagini balistiche sull'arma, si attendono maggiori informazioni, quello che si può certamente affermare che per l'Art. 2 della legge 895/1967 il reato di detenzione illegale di un'arma da guerra è un reato assai più grave della stesso possesso di una tale quantità di sostanze stupefacenti e che potrebbe costare al possessore fino a 8 anni di reclusione.
Le modalità di azione e occultamento (c'è da notare quanto capace sia stato il cane impiegato, ad annusare l'hashish "murato") fanno pensare ad una associazione molto ben definita e con un'esperienza consolidata nelle delittuose attività.
La seconda marginale operazione svolta a Portoferraio ha portato, a seguito di altre 2 perquisizioni, al sequestro di 20 gr di eroina e una denuncia a piede libero per un operaio portoferraiese di 34 anni.
Secondo le indagini condotte dall'Aliquota dei Carabinieri di Portoferraio niente farebbe pensare ad un collegamento diretto tra i soggetti, si presume che facciano capo a due diversi canali.
Tuttavia è da rimarcare il notevolissimo valore commerciale delle sostanze sequestrate che al dettaglio avrebbero potuto essere smerciate con un ricavo pari a 60 mila euro.