“Con il ritrovamento del corpo senza vita di Dris Mechri, il pescatore tunisino scomparso all'Elba, ritorna in primo piano la questione della sicurezza dei lavoratori del mare” questo è il commento della Flai CGIL provincia di Livorno, dopo la triste vicenda che si è consumata all'isola d'Elba.
“A metà della scorsa settimana come Flai CGIL – spiega il segretario generale Michele Rossi, anche responsabile regionale del Progetto Pesca della Flai CGIL Toscana – abbiamo rinnovato la richiesta al Governo di sottoscrivere e applicare la convenzione ILO C188, un documento europeo che mira a garantire ai lavoratori della pesca nel mondo luoghi di lavoro sicuri”.
“Restiamo in attesa che le indagini delle autorità competenti facciano il proprio corso – prosegue Rossi – ed esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di Dris, ma se fosse confermata la natura accidentale della morte, sarebbe l'ennesimo caso di pescatore vittima di incidente in barca causato dal maltempo”.
Sono numerosissimi i lavoratori della pesca, molti gli immigrati, che vivono per lunghi periodi sui pescherecci, i quali, molto spesso, non sono adeguatamente attrezzati “Non vogliamo insinuare che questa sia la causa di quanto accaduto all'Elba – conclude Rossi – resta il fatto che l'ammodernamento della flotta è un problema reale e ancora troppo trascurato”.