Sabato 5 marzo per una annunciata sciroccata primaverile, ancora una volta, sono state sospese tutte le corse dei traghetti Moby e Toremar fra il continente e la nostra isola. Quel sabato dalla mattina fino alla sera ondate di turisti e residenti si sono infrante sulla biglietteria di Piombino.
Io ho avuto la sventura di subire l’inefficienza del personale addetto alla biglietteria e assistere al malumore di quella folla crescente di tutte le età e di varie nazionalità. A quella folla che in serata risultava di centinaia di umani non è stata data alcuna informazione sul ripristino delle corse.
Nessuno dalla mattina fino alle alle 18,30 ha potuto acquistare il biglietto. Alle ripetute domande dei viaggiatori, sempre più in ansia, in molteplici lingue indoeuropee è stato risposto dai pochi addetti alle biglietterie: “ per ordini superiori non si rilasciano biglietti” con tono e atteggiamento da ventennio fascista. In circa cinquantanni di viaggi io non ho mai assistito a un caos organizzativo e a comportamenti così irragionevoli e scortesi da parte del personale delle biglietterie di Piombino. Erano due o tre signore che indifferenti sedevano e telefonavano ripetutamente, mentre nuove ondate, ad ogni corsa prevista, si accalcavano nella sala di aspetto fra le anfore etrusche e i cartelli di benvenuti all’ Isola d’Elba.
Quel venerdì mi sono vergognato di essere italiano e, insieme ai viaggiatori presenti nella biglietteria di Piombino mi sono indignato per la mancanza di attenzione, cortesia e comprensione da parte del personale e per la palese inefficienza della dirigenza del Sig. Onorato.
Dato che non è la prima volta che accade e siccome la decisone della direzione di sospendere le corse è stata sicuramente presa la sera prima (NDR o quanto meno valutata), si sarebbe dovuto prevedere l’organizzazione dell’emergenza alle biglietterie e un minimo di logistica per gestire i flussi in arrivo.
Alle 18,30 di sabato, davanti alle due sole biglietterie si accalcavano più di 400 persone indignate, talune in attesa dalle 9 di mattina. Il rilascio dei biglietti è stato lento e confuso, si è interrotto spesso senza alcuna comunicazione fra il rumoreggiare delle persone accalcate a quei due sportelli, fra grida e insulti indirizzati al personale, alla società e a coloro che a spallate cercavano di rimontare la folla verso le due sfingi.
Conclusione e qualche modesto suggerimento al Sig. Onorato per evitare il mal di mare:
Un corso intensivo di buona condotta e di accoglienza al personale della biglietteria di Piombino mi sembra necessario.
Per la dirigenza invece una consulenza di esperti di logistica sul come gestire l’emergenza e i flussi in partenza è indispensabile e improcrastinabile.
Infine un pannello elettronico come quello delle autostrade con avvisi sulle condizioni climatiche, relative raccomandazioni, aggiornamenti di orari delle corse; da istallare a Piombino, costerebbe meno dei risparmi che il Sig.Onorato ha realizzato con la soppressione di una decina di corse.
Cordiali saluti
Giancarlo GIANFRANCHI
(foto di repertorio)