Nella mattinata di lunedì, un piccolo "evento" naturale ha allietato e incuriosito i bagnanti di Cavoli: un baby Pesce spada si aggirava rapido in superficie, una freccia di blu elettrico fra le ondulazioni della sabbia e i riflessi dell'acqua cristallina! La foto - prima - e il video - poi - postati da Luca Artale sul gruppo FB "sei dell'Elba se..." e da me condivisi anche in altre pagine, hanno subito suscitato un certo scalpore: commenti gioiosi e stupiti, in maggioranza. Ma anche molti ittiologi fai da te che senza nemmeno farsi prendere dal dubbio identificavano il simpatico pesciolino come una banale Aguglia ("ottima per innesca'!") o come un giovane della ben più nobile e rara Aguglia imperiale (nemmeno lontana parente dell'Aguglia, ma "cugina" stretta dei grandi Marlin tropicali).
In effetti, identificare un pesce allo stadio giovanile da un'immagine non è cosa sempre semplice: nel caso specifico, la lunghezza del rostro e le carene sul peduncolo caudale (no, Assessore, non c'entra con le Forche Caudine..) lasciano pochi dubbi... ma è assolutamente comprensibile che per la stragrande maggioranza delle persone siano dettagli poco significativi. Talmente poco interessanti che, nel pomeriggio, un ardito garzoncello munito - si suppone da genitori orgogliosi del loro novello Nettuno - di virile fiocina, si sia incaricato di liberare le trasparenti acque da quel pericoloso mostro marino.
Orbene: anche se fosse stata una "banale" e comunissima Aguglia, si potrebbe pensare che - nel 2016 - lasciar girare un bimbetto "armato" fra bagnanti coetanei in una spiaggia ad altissima densità antropica sia cosa poco salutare, oltre che severamente vietata dalle Leggi dello Stato e del Buonsenso. Ma trattandosi di Pesce spada, specie particolarmente tutelata la cui pesca, anche professionale, è oggetto di specifiche norme restrittive, l'infanticidio operato dall'umano infante assume l'aspetto di un vero insulto alla natura. E cara grazia che non ci fosse in giro qualche ragazzo della Capitaneria, perché le sanzioni partono da 2.000€.
Come fare per limitare similari, tristi episodi futuri? Difficile: se ancora oggi il 95% delle persone ritiene doveroso massacrare qualunque essere strisciante classificandolo come "Vipera", meglio ancora se poi l'innocuo e utilissimo ofide viene esposto al pubblico ludibrio (è sempre di ieri una foto FB che immortalava un povero Biacco randellato e appeso ben visibile in quel di Capraia), credo che ci sia da percorrere una strada ancora molto in salita. Ma è doveroso provarci: informare e, di riflesso, educare. Non arrendersi mai all'ignoranza e ancor meno, all'arroganza che spesso la accompagna. Piccoli passi per un futuro migliore.
Yuri Tiberto