Giaceva sui fondali campesi da più di settanta anni, mantenendo però intatta la sua pericolosità. Si tratta certamente di una parte della carica di una bomba incendiaria, di quelle usate dalla aviazione alleata e costituita da un elemento chimico il fosforo bianco, oggi bandito come arma chimica dalla maggior parte dei paesi (hanno continuato a farne uso solo Israele e gli Stati Uniti).
La massa di aspetto ceroso, del peso di circa 1,5 kg negli scorsi giorni è stata accidentalmente pescata da un turista all'Elba che l'ha consegnata alle autorità, le quali che hanno provveduto a conservarla con le cautele del caso, poiché a soli 40 gradi, ed esposto all'aria, il Fosforo Bianco si incendia, provocando immediati effetti devastanti da chi ne fosse ustionato.
Proprio per queste caratteristiche il F.B. viene costudito normalmente immerso in acqua, "una camicia" che lo isola dall'aria, in pratica quello che è accaduto per lunghi anni all'ordigno "elbano", che però ora dovrà essere distrutto ed attende (rimmerso in acqua) di essere fatto brillare.
Allo "smaltimento", con esplosione in luogo idoneo, provvederà una squadra di artificieri che raggiungerà l'isola per destinazione nei prossimi giorni.
E.R.