Erano mesi, forse un anno che non passavo da Piombino. L’atra mattina scendo dalla nave, imbocco per via della Sanità, e al bordo della Darsena Capitaneria, scorgo un affollato gruppo di persone in attesa del pullman, forse in direzione Centro o per Campiglia. Nel vedere quella gente mi è venuto da pensare: “ma quando piove?” in passato la fermata era in prossimità della stazione ferroviaria e fino all’arrivo trovavano un minimo di riparo, ma adesso?
Chi dovrebbe porsi il problema e trovare una soluzione? Forse il Comune di Piombino? Ma li siamo in zona portuale e forse le competenze saranno dell’Autorità Portuale? Ma quei passeggeri non devono prendere la nave ma bensì il pullman. A questo pensiero mi è venuta questa ulteriore riflessione: “Speriamo che le competenze non siano di loro, basterebbe vedere la pensilina di attesa che hanno montato di punta al Molo Elba”.
E allora chi dovrebbe pensarci a far si che venga installata una capiente e idonea pensilina di attesa, di quelle che ti proteggano anche quando piove a vento?
Sicuramente i nostri litigiosi Sindaci, la pensilina di sosta sia montata in tempi rapidi, e una volta tanto, farsi carico dei bisogni giornalieri dei loro concittadini, compreso quelli che per effetto dello smantellamento dei servizi sull’Isola, sono costretti a partire e nel caso di brutto tempo, con il pensiero se la sera potranno rientrare a casa, che almeno nell’attesa pullman, possano trovare un luogo asciutto. E come? Investendo magari una piccolo quota di quelle risorse economiche chiamate tassa di sbarco.
Natalie Lloyd