Il sentiero “dei rosmarini”, indicato nelle cartografie dell’Isola d’Elba come numero 48, dove a Pasquetta gli escursionisti che partecipavano alla passeggiata-festa per la sua riapertura sono stati aggrediti e insultati dai proprietari di una villa lungo la costa, è stato chiuso con pali e recinzioni e cartelli di proprietà privata, esattamente nel punto dove i trekkers sono stati attaccati.
I volontari di Legambiente spiegano: «Ieri pomeriggio siamo stati a controllare e abbiamo trovato il sentiero interrotto da pali, rete e cartelli di proprietà privata, sul terreno altri pali per completare l'abuso».
Umberto Mazzantini, responsabile Isole Minori di Legambiente e componente del Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dice: «Si tratta di un vero e proprio abuso edilizio: reti e pali sono stati realizzati nella zona “B” del Parco Nazionale, dove questo è vietato, senza il nulla-osta dell’Ente Parco e l’autorizzazione del Comune di Campo nell’Elba. Sappiamo che l’Amministrazione comunale e la Direzione del Parco hanno già avviato le procedure per l’incredibile aggressione avvenuta il 9 aprile e i vandalismi sul sentiero del giorno dopo, ma qui siamo di fronte ad una vera e propria violazione del Piano del Parco, della legge 394/91 e del Decreto del Presidente della Repubblica del 1996 che istituisce l’area protetta».
Legambiente Arcipelago Toscano chiede al facente funzione di Presidente del Parco Nazionale, Angelo Banfi, di uscire dal suo mutismo su questa incredibile vicenda di violenta privatizzazione del territorio protetto e di avviare, di concerto col Comune di Campo dell’Elba, un’immediata azione per rimuovere il reticolato abusivo e far rispettare leggi e norme del Parco Nazionale.