a carico del 20enne, rumeno, senza fissa dimora, pendeva un provvedimento di carcerazione per l’espiazione di una pena pari ad un anno e due mesi per un fatto grave commesso, insieme ad alcuni suoi amici e connazionali, nel settembre 2006.
I carabinieri di Portoferraio lo hanno notato stazionare in un’area periferica in cui, con l’approssimarsi della stagione turistica, sono stati intensificati i controlli per prevenire e in caso reprimere i reati e volendo vederci chiaro sul motivo della permanenza di questo sconosciuto sul posto, hanno deciso di controllarlo.
Dopo una corretta identificazione i militari hanno però scoperto che a carico del 20enne, rumeno, senza fissa dimora, che si trovavano davanti, pendeva un provvedimento di carcerazione per l’espiazione di una pena pari ad un anno e due mesi per un fatto grave commesso, insieme ad alcuni suoi amici e connazionali, nel settembre 2006.
All’epoca, appena 15enne, , il giovane aveva perpetrato una rapina ad Empoli, ai danni di un uomo adescato in zona ferroviaria e poi aggredito e rapinato del portafogli, contenente circa 450 € in contanti.
Arrestato poco dopo il delitto il giovane rapinatore era stato trasferito presso il carcere minorile per restarvi quattro mesi e quindi ottenere la libertà in attesa di processo, concessagli sulla base dell’assenza di precedenti e sulla sua giovane età.
Ma, a tre anni dal fatto, il processo si è concluso con la condanna del rumeno che, nel frattempo, si era reso irreperibile. Latitanza terminata col controllo dei Carabinieri della Stazione di Portoferraio che, dopo le formalità di rito, hanno associato il ragazzo, oramai maggiorenne, alla Casa di Reclusione di Porto Azzurro ove dovrà scontare il residuo di pena per il grave reato commesso.