Mentre all'Isola d'Elba si discute animatamente sull'opportunità dell'obbligo imposto dalla Provincia di Livorno di circolare con le catene a bordo in alcuni tratti di strada, nel versante orientale si assiste ad un curioso fenomeno: La sparizione delle navi traghetto!
Spostata su Portoferraio la nave di Cavo, assistiamo all'ingiustificata progressiva sparizione della tratta Piombino-Rio Marina.
Non si appelli il privato gestore del servizio, alle avverse condizioni meteo, con l'avvallo dell'istituzione preposta al controllo del rispetto del contratto di servizio.
Dal giorno di martedì u.s. abbiamo avuto ampi miglioramenti delle condizioni del mare e del vento, che avrebbero consentito la navigazione e l'ormeggio del traghetto in piena sicurezza.
Non troviamo riscontro di una tale e continuata interruzione del servizio, aggiungiamo profumatamente sovvenzionato con fondi pubblici, in nessuno degli ultimi quindici anni, segno che evidentemente qualcosa è cambiato.
Ci sovviene il sospetto che ci sia un progetto ben definito per smantellare l'esistente asse duale della portualità elbana, razionalizzando il trasporto verso il porto di Portoferraio e demolendo le legittime aspirazioni legate allo sviluppo di un versante, troppo spesso mistrattato.
Non si tratta di difendere gli interessi degli abitanti di Rio Marina, Rio Elba, Cavo, Porto Azzurro, che altrimenti dovrebbero, peraltro come fanno già gli abitanti di altri Comuni, sobbarcarsi un tratto di strada più o meno lungo, per raggiungere il porto di imbarco di Portoferraio.
Si tratta di difendere le legittime aspettative economiche e sociali dell'imprenditoria locale e delle comunità del versante orientale elbano.
Le carenze strutturali accumulate in questi anni ed i ritardi nello sviluppo dell'impresa, rallentata dai vincoli e dalla burocrazia che attanagliano il territorio ad est dell'Elba, hanno la necessità, per essere superate, del mantenimento e del miglioramento del sistema di trasporto al pari del resto dell'Isola, sul quale non siamo disponibili ad effettuare alcuna concessione.
Senza collegamenti non può esserci sviluppo, vigileremo sulle situazioni palesemente in contrasto con il contratto di servizio e denunceremo tutte le carenze quando esse si presenteranno, come accaduto in questa settimana, perchè il percorso che stiamo cercando di avviare per il rilancio dell'economia locale, non subisca frenate ingiustificate.
EcoRio