Stamani, 3 gennaio, a Portoferraio si è svolta la cerimonia di intitolazione del Distaccamento alla memoria del Capo Squadra Esperto Marcello Rossi.
Presente il Sottosegretario all'Interno, Onorevole Gianpiero Bocci.
Alla cerimonia sono intervenute le maggiori Autorità civili, militari e i Sindaci dell'Isola nonché numerosi ospiti tra familiari e conoscenti di Marcello.
Il Sottosegretario, con il Comandante Provinciale Ing. Alessandro Paola ed il Sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, hanno ricordato la figura del Capo Squadra Esperto Marcello Rossi, Istruttore Professionale e persona di grande umanità e professionalità.
A conclusione della cerimonia, alla presenza della madre, della moglie e della figlia del Capo Squadra Esperto Marcello Rossi, è stata scoperta e benedetta dal Cappellano dei Vigili del Fuoco, Don Placido Bevinetto, la targa di intitolazione a suo nome del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Portoferraio.
Sin qui lo stringato comunicato ufficiale di una cerimonia molto partecipata, un doveroso omaggio ad un operatore e cittadino esemplare, che abbiamo deciso di tenere come pura cronaca dell'evento, riservandoci lo spazio per una riflessione "a margine".
Una riflessione che parte dal notare quanto i Vigili del Fuoco continuino ad essere una delle rare istituzioni di questo non sempre felice paese, che godano incondizionatamente di rispetto, fiducia e gratitudine da parte dei cittadini.
Il perché lo si potrebbe spiegare con un lungo discorso che tocchi i temi dell'abnegazione, del "civile coraggio", dello spirito di sacrificio, di professionalità poco (se non vergognosamente male) compensati.
Ma certe volte ci sono immagini che riescono a riassumere emblematicamente tante argomentazioni, ve ne proponiamo - assieme a quelle ufficiali che documentano l'evento odierno - una più datata, scattata da Marco Gulinelli, tratta dalle vecchie cronache di questo giornale, quella che potete osservare qui sotto:
In essa si può scorgere un pompiere calatosi in un pozzo di 15 metri, per recuperare e portare in salvo un bambino ferajese, incauto quanto fortunato (visto il lieto fine della drammatica vicenda) che vi era caduto dentro.
Bene, sotto quel casco rosso che si intravvede c'erano proprio la testa e il cuore di Marcello, impegnato nel suo quotidiano ma straordinariamente importante lavoro.
Anche questa immagine è, crediamo a suo modo, un monumento, qualcosa da tramandare come grato riconoscimento.