Nel cimitero comunale di Portoferraio sarebbe opportuno e doveroso che qualcuno intervenisse perché l'abbandono dell'area all'aperto, è divenuta veramente insostenibile.
Sia nelle cappelle, sia sotto le arcate i piccioni la fanno da padroni.
Nelle cappelle “private”, chiuse dai propri cancelli, ormai consegnati alla ruggine, gli escrementi dei volatili hanno superato “livelli di guardia”.
Non è rispettoso né per i defunti, sulle cui tombe ci sono escrementi che offendono la loro singola memoria, né per i loro familiari. E' uno sconcio, mentre il rispetto della morte dovrebbe essere conforto per i vivi.
Tralascio le parti che riguardano le mura, la pavimentazione, etc… che hanno bisogno anch'esse di interventi, ma il rispetto, il decoro e la precarietà delle condizioni igienico-sanitarie, in alcuni punti, sono arrivati ad un punto inspiegabile.
Ci sono persone che con grande cura e pazienza puliscono le tombe dei loro cari, ma questo non è sufficiente per risolvere un fenomeno troppo diffuso.
Siamo in presenza di una cattiva coscienza e siamo in presenza di un'immagine indecorosa, per questo è necessario sollecitare altre sensibilità.
In sostanza c'è un brutale declino della civiltà. Oltretutto morire ha un costo economico significativo.
C'è una responsabilità morale che riguarda tutti perché quei defunti la esigono.
Si auspicano immediati e doverosi interventi, almeno per la prossima ricorrenza del due novembre, “Giorno dei Morti”, affinché quell'omaggio ai propri cari abbia un nuovo contorno.
Giovanni Frangioni