Il preannunciato e temuto maltempo di questo fine ottobre 2018 caratterizzato da insolite temperature e forti venti si è dunque presentato puntuale nell’Arcipelago Toscano colpendo in pieno l’Isola d’Elba e non risparmiando nessuna località; tra quelle particolarmente colpite la spiaggia di Naregno nel Comune di Capoliveri situata nel più ampio sistema costiero marino del Golfo di Mola e ricercata meta balneare del turismo italiano ed internazionale nelle stagioni primaverili ed estive.
Dopo una domenica con forti venti in crescendo da sud ma caldi e con un sole che sembrava rassicurare per un domani clemente ecco apparire le masse enormi di nuvole che al calare del sole emergono come lenzuoli giganteschi e scuri da dietro i contorni dell’alta Costa dei Gabbiani; subito una fredda pioggia ma soprattutto vento forte, alimentato da raffiche costanti che fischiano sistematicamente e sinistramente nello scontrarsi con le superfici di piante e strutture.
La giornata del lunedì appena trascorso si è presentata piuttosto complicata con una burrasca che non si è mai placata continuando a scaricare tutta la sua potenza sulla costa; non è raro che in questa particolare spiaggia, Naregno, che già nel nome richiama “la rena” o sabbia di mare, avvenga una sorta di ripascimento naturale dovuto ad un sofisticato meccanismo naturale di correnti marine relazionate a certi venti. In sostanza straordinarie mareggiate di burrasca qui tolgono, lavorano, puliscono e restituiscono sabbia alla spiaggia rigenerandola costantemente.
Tra gli imprevisti che tale fenomeno può creare c’è quello frequente di automezzi che rimangono “impantanati” o meglio insabbiati sull’unica via di accesso e transito della spiaggia che conduce a molte strutture ed edifici presenti nell’area; ma se l’insabbiamento avviene nel bel mentre di un forte evento climatico in corso le cose si complicano e diventano pericolose.
E’ ciò che è successo ad un noto musicista elbano che non rendendosi conto della elevata quantità di sabbia presente sulla strada ha tentato di transitare proprio nel momento in cui la burrasca iniziava a prendere ancora più vigore ; c’è voluta quasi mezz’ora e l’aiuto di diverse persone fortunatamente sul posto per risolvere al meglio una situazione che più volte ha visto autovettura e proprietario semisommersi in balia di onde martellanti con il rischio di essere travolti o trascinati in mare.
Non bastasse ad arricchire la serie di eventi incalzanti ecco che un quadro elettrico che gestisce il sistema delle pompe fognarie della zona prende improvvisamente fuoco a contatto con l’acqua marina che preme incessantemente da ore.
Una giornata difficile ma che è passata: ora la conta dei danni.
Gian Carlo Diversi