Si è svolta, oggi 23 aprile, la riunione pubblica in cui è stato presentato il progetto selezionato per la rimozione della Concordia; come ormai noto le due imprese a cui è stato affidato l' incarico sono la statunitense Titan e l' italiana Micoperi.
La riunione è stata presieduta, oltre che dalle autorità locali, dal capo della Protezione Civile Gabrielli, dall' Ammiraglio Tortora e dall' A. D. di Costa Foschi.
E' stato mostrato un breve filmato in cui venivano mostrate, con una costruzione grafica, le operazioni principali che riguarderanno la rimozione del relitto e che si sostanziano in:
- - messa in sicurezza della nave attraverso la costruzione di 4 piattaforme su fondale, delle dimensioni di 40metri x 40metri ciascuna, ognuna bloccata da più pilastri inseriti sul fondo (ogni pilastro avrà diametro di qualche metro). In sostanza queste piattaforme, realizzate lungo la linea della chiglia avranno il compito di interrompere il profilo a scarpata della roccia, permettendo di dotarsi di una specie di "pavimento" sotto la nave.
- - realizzazione di un sistema di "gru" che poggiano sulle piattaforme, che serviranno a raddrizzare lo scafo
- - applicazione di cassoni di galleggiamento (e non di palloni) lungo il fianco della nave
- - raddrizzamento dello scafo
- - messa in galleggiamento e allontanamento della nave dall' isola
- - rimessa in pristino del fondale
- - monitoraggio, fino al 2018, dello stato del fondale e della efficacia della rimessa in pristino e delle azioni compensative
Una delle peculiarità del progetto è che il galleggiamento della nave, una volta raddrizzata, non dipenderà da essa stessa, ma sarà garantito dal sistema di cassoni applicato. In altre parole i calcoli fatti in precedenza consentiranno ai cassoni di far galleggiare la nave indipendentemente dagli squarci che ha riportato ed eventuali riparazioni saranno effettuate esclusivamente per la sua stabilità strutturale, ma saranno ininfluenti ai fini del galleggiamento.
L' altro elemento fondamentale è il tempo, nel senso che tutto deve avvenire al più presto, tanto che si conta di aver realizzato la messa in sicurezza (la realizzazione delle piattaforme su fondale) già entro il mese di agosto. Il fattore tempo è determinante perchè più passano i mesi e più lo scafo, sottoposto a tutte le sollecitazioni e intemperie, potrebbe deteriorarsi fino al punto di non rendere più possibile l' operazione di raddrizzamento e di rimozione per intero.
Sono state date tutte le assicurazioni del caso anche circa i tempi burocratici con un cronoprogramma molto stretto di incontri e apposite conferenze dei servizi.
Sia Gabrielli che l' Ammiraglio Tortora hanno risposto alle molteplici domande provenienti dalla vasta platea di pubblico locale.
Prende quindi il via l' operazione di rimozione e che se tutto il sistema autorizzativo darà le risposte nei tempi previsti, vedrà l' avvio effettivo dei lavori entro il mese di maggio 2012.