La morale di queste foto, prima di pensare a grandi interventi, è semplice.
Perché non cominciare col ripulire il Comune dalle tracce dell’incuria, togliere tutto quello che è rotto, mancante, sbagliato.
Prima di aumentare l’illuminazione pubblica, bisogna aspettare l'auspicato progetto armonico e completo della città.
Serve un censimento per togliere luci di troppo, quelle inutilmente potenti o quelle rivolte verso il cielo. In Italia siamo i primi come inquinamento luminoso, l’Elba sta avviando verso la media nazionale. Dicono che le strade siano buie. Siamo su un’isola, non in città. L’Elba si sta trasformando in una sconfinata periferia, da illuminare da un paese all’altro. Perché intanto non aggiornare la segnaletica, il materiale catarifrangente, le strisce di delimitazione della carreggiata, in alcuni tratti scomparsi da anni?
Scalinata: è così da un po’, conseguenza di un intervento per coprire una macchia d’olio scivolata giù dalla strada
Segnaletica provvisoria (caduta) da un paio di mesi
Monumento ai caduti di Italo Bolano con due siepi ai lati. Dov’è il monumento?
Serve un nuovo cartello: “Marciapiede scivoloso, occhio se piove o c’è la guazza"
Uno dei due ingressi della medicea Cosmopoli.
Gli architetti dei Medici e dei Lorena firmarono i loro progetti nella costruzione di Cosmopoli. Oggi invece manca nome e cognome dell’autore nostro contemporaneo dei nuovi interventi per agevolare il passaggio pedonale e l'ingresso turistico della città storica da parte di migliaia di turisti ogni anno. Resterà per molti un ricordo indelebile.
Al cartello color gelato all’amarena manca il “cappello”. In compenso c’è lo scotch.
Altra area di ingresso indecorosamente allestita per visitare le fortezze.