Dalla tua Famiglia:
Non ci sono parole appropriate nel vocabolario umano, linguistico o emotivo, per annunciare il trapasso di una persona amata.
Cercando il modo più delicato, talora si sceglie di dire che si è spenta una voce.
Nel caso di Bruno Paternò si è spento solo il suo corpo svuotato dalla malattia, contro cui ha lottato stoicamente per più di un decennio, ma non la sua voce, onesta, profonda, sensibile e generosa voce.
Quella voce non si spegnerà mai.
Le sue parole di amore per la città di Rimini e l’Isola d’Elba, la sua battaglia civile e civica per farne conoscere l’autentica bellezza, il profondo senso del dovere nel testimoniare come il turismo possa essere una incredibile forma di cultura e condivisione, questo preziosissimo patrimonio di pensieri e sentimenti non si spegnerà mai.
Esso risuona dai lontani tempi della televisione in bianco e nero, con l’ideazione e conduzione del programma di denuncia “Il dito nell’occhio”, passa attraverso l’insegnamento dei corsi di “La civiltà del turismo ed il turismo della civiltà” presso gli istituti alberghieri italiani, si compie in quarant’anni di opera di formazione quotidiana di centinaia di operatori turistici a cui Bruno Paternò mostrava coi fatti che un cliente è prima di tutto un ospite e che la sua felicità è qualcosa per cui vale la pena di lavorare duro, per cui tenere pulita la città, per cui costruire e nutrire luoghi e gesti di bellezza.
Ma anche la voce privata di Bruno Paternò non si spegnerà mai perché la sua generosità ha illuminato un numero incalcolabile di vite: la gentilezza e l’eleganza del suo animo e dei suoi gesti non saranno mai dimenticate.
A poche ore dal suo trapasso, numerose persone stanno testimoniando come la sua filosofia del lavoro sia stata fonte sempre viva di ispirazione per realizzare se stessi ed il proprio talento.
Desideriamo ringraziare tutti coloro che in questi settantotto anni hanno percorso un pezzo del cammino insieme a nostro Padre e Marito.
Ed in questo primo giorno in cui fisicamente non c’è più, lo si vede comunque togliersi il cappello e porgere il più sentito inchino alla Vita.
Che il Cristo Signore, che come Fratello ha vissuto prima di noi e per noi l’esperienza della Morte, possa accoglierlo nell’Amore, Luce e Pace del Cielo.
Chiesa di San Girolamo
Viale Principe Amedeo, 65, Rimini
Martedì ore 17, Santo Rosario
Mercoledì ore 15, Santa Messa per la celebrazione delle Esequie
Francesco Paternò