Il Dott. Lorenzo Roti, da quasi un anno Direttore Sanitario dell'Azienda Usl Toscana nord ovest, accompagnato dalla Dott.ssa Michela Maielli resp. delle reti ospedaliere e dal Dott. Mirco Gregorini, a capo del dipartimento professioni infermieristiche ed ostetriche, si è incontrato mercoledì 11 marzo all'ospedale elbano per fare il punto coronavirus con l'unità di crisi locale diretta dal Responsabile del presidio Dott. Bruno Graziano e con il Presidente della Conferenza dei Sindaci Angelo Zini.
L'obbiettivo di mettere in sicurezza l'Ospedale elbano da eventuali contagi - per ora non registrati - si può dire raggiunto (Dott. Roti) sia perchè la popolazione elbana ha compreso, riducendo l'afflusso al Pronto Soccorso e all'Ospedale di oltre il 50% e sia per la predisposizione della tenda di pre-triage alla quale se ne aggiungerà presto una seconda come ulteriore precauzione nel caso nella prima si dovesse riscontrare prima o poi un caso positivo al Coronavirus con relativa necessità di sanificazione. Ovviamente, è stato ribadito, sarà decisivo il comportamento di ognuno nelle prossime settimane, in osservanza ai decreti emessi dalle Istituzioni.
VERSO UNA TERAPIA INTENSIVA?
La riunione della mattinata - ha spiegato il Sindaco Zini - è servita anche a posizionare l'ultimo tassello mancante del percorso emergenziale: sarà infatti uno dei Pegaso attualmente in servizio verso l'Elba a garantire il trasferimento in struttura idonea (a Lucca o Massa Carrara) dell'eventuale paziente bisognoso di curare l'infezione. In questo modo l'Elba ha recuperato l'unico punto critico che persisteva rispetto agli standard di ogni altro ospedale toscano sul versante coronavirus.
I rapporti dell'Elba con i vertici dell'Asl e con la Regione Toscana sono quotidiani e per più volte al giorno, ha proseguito Zini, sottolineando come questa esperienza abbia fatto toccare con mano a tutti cosa potrebbe significare un'emergenza sanitaria sull'isola, una consapevolezza che potrebbe sbloccare la messa in sicurezza del nosocomio elbano anche sul versante della terapia intensiva, con l'istituzione di uno specifico reparto; argomento per altro sempre presente nel dialogo con la Regione anche in tempi pre-coronavirus.
Un tampone effettuato nella giornata di ieri ad un paziente (anche se privo di tutti sintomi del caso) è risultato poi negativo, ma è servito a validare il percorso del procedimento fino all'invio a Pisa; dalla prossima settimana, questa l'assicurazione, la cosa sarà più spedita con la possibilità di inviare gli eventuali tamponi all'ospedale di Livorno.
Al momento non sono presenti sull'Elba quarantene di tipo sanitario imposte dall'Asl, mentre vi sono alcuni casi di autoisolamento precauzionale in alcuni Comuni elbani.
CR