Marina di Campo, ridente comune dell'Isola d'Elba, ......ridente? Forse non tanto, specie per un diportista che si appresta a trascorrere un periodo di vacanza con la propria imbarcazione in questo luogo!
Anche se segnato sul portolano internazionale, come luogo di approvvigionamento di carburante ed acqua per le imbarcazioni in qualsiasi momento dell'anno, riserva invece delle spiacevoli sorprese per chi si accinge a navigare nel suo mare specie nel periodo centrale della stagione turistica. Perchè? Perchè fare rifornimento di carburante diventa un'impresa rocambolesca vuoi per la inattività dell'unico distributore di carburante (benzina e gasolio) allocato all'estremità della banchina interna del porticciolo della ridente (ancora si fa per dire) località, vuoi per il mancato e regolare approvvigionamento su tutta l'isola.
La causa? Diatribe interne gestite da personaggi che tengono bloccato il distributore di carburante nel primo caso, guerre di profitto tra due compagnie petrolifere presenti in loco, una delle quali tende a fare "cartello" sul prezzo del carburante.
L'effetto..? Un velista o un crocerista che, a corto di carburante cerca di riempire il serbatoio della propria barca, viene consigliato di proseguire oltre, (Marciana Marina o Porto Azzurro) percorrendo quindici miglia in più per trovare il prezioso liquido. Se riesce ad arrivare! Altrimenti rimane in mare! Non si riesce a capire come in questo luogo il turismo nautico debba essere fortemente penalizzato; non si capisce infatti che il turismo vuol dire risorsa economica immediata che viene rifiutata e disattesa!
Benedetta Croazia che ha capito come la nautica va valorizzata e potenziata, allestendo una miriade di porti turistici dotati di ogni attrezzatura e comfort. Noi siamo invece costretti a vivere in questo cimitero gestito senza nessuna logica lungimirante e senza nessuna prospettiva di miglioramento!
Buon vento e buon mare a tutti! ma da un'altra parte...
Domenico Poggi