Continua senza sosta e in tutta la regione l’intensa attività di controllo della Guardia Costiera sull’intera filiera della pesca a tutela dei consumatori e della conservazione dell’habitat marino.
21 illeciti contestati tra penali ed amministrativi, diverse migliaia di euro le sanzioni irrogate, oltre una tonnellata di prodotti ittici e 2 attrezzi da pesca professionalisottoposti a sequestro. Sono i numeri di un’operazione a tutto campo, terra e mare, di controllo sull’esercizio della pesca e sulla commercializzazione dei prodotti eseguitadurante la scorsa settimana dalla Guardia costiera sull’intero territorio regionale.
In particolare la Guardia Costiera di Livorno ha sequestrato alcune partite di prodotti ittici scaduti, detenuti nei magazzini di due grossisti di Arezzo e Grosseto.
A Campi Bisenzio, invece, gli ispettori pesca della Guardia costiera di Livorno e i funzionari della Azienda U.S.L. - Dipartimento della prevenzione, Unità Sicurezza alimentare di Firenze - hanno eseguito una verifica ispettiva congiunta presso un grossista gestito da cittadini di nazionalità cinese. Anche in questo caso, circa 600 Kg di merce risultata scaduta è stata immediatamente sottoposta a sequestro sanitario ed al titolare dell’esercizio è stata comminata una sanzione amministrativa.
Altro sequestro amministrativo è stato operatodalla Guardia costiera di Castiglione della Pescaia per pesca di pesci spada risultati al di sotto della taglia minima prevista per legge. In quel caso il prodotto ittico è stato devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli locali previa certificazione di idoneità sanitaria al consumo umano.
All’isola d’Elba invece un pescatore ricreativo è stato sanzionato per aver catturato esemplari di tonno rosso nonostante la chiusura di tale tipologia di pesca disposta dallo scorso 18 luglio.
Altri due pescatori professionali di Livorno e Portoferraio sono stati sanzionati per aver pescato cernie e aragoste sottomisura quest’ultime rigettate in mare poiché ancora allo stato vitale.