Dopo la ormai famosa delibera con cui il Comune di Porto Azzurro, anticipando i tempi delle successive ordinanze per il Coronavirus, proibiva su tutto il territorio comunale la coltivazione della canapa,si era istaurato a Porto Azzurro un clima poco ”friendly” verso l''unico coltivatore sul territorio che “amorosamente” aveva avviato una piccola piantagione sul suo terreno a Terranera con l"intenzione di aprire un piccolo agricampeggio.
Nelle more della presentazione dei progetti ed in attesa della sentenza del TAR che di fronte al ricorso dell'unico interessato contro suddetta delibera, aveva emesso un’ordinanza di sospensiva della delibera in attesa della sentenza finale pur riconoscendo la legittimità della coltivazione se nel rispetto della normativa vigente, la piantagione aveva ricevuto frequenti visite della polizia locale che chiedeva chiarimenti su detta coltivazione ma più pericolose erano apparse visite di cinghiali e altra selvaggina finchè ieri notte lo scempio della completa distruzione di tutte le piante di canapa ormai in fiore tagliate alla base e portate via.
Oltre al pesante danno economico e il dispiacere per un anno di cure alle sue amate piante, Fabrizio Orsini si è sentito come gli avessero rubato il cuore tanto aveva curato amorosamente questa sua piantagione di cui si accingeva a cogliere i frutti di un anno di lavoro.
Presentata la denuncia, si ricercano gli autori col dubbio se siano del mestiere e che abbiano operato per rivendere il prodotto o se sia un'intimidazione al coltivatore perché cessi la sua attività a Porto Azzurro.