Un piccolo chiosco in legno utilizzato per la vendita di prodotti di un’azienda agricola di Portoferraio ha evidentemente suscitato un interesse particolare in D.A., cameriere 21enne, residente in provincia di Firenze ma presente in modo stabile sul territorio elbano per l’inizio della stagione estiva, tanto da indurlo a forzarlo nottetempo.
Introdottosi nella piccola costruzione il giovane si è impossessato di 25 bottiglie tra vino bianco, vino rosso, moscato, aleatico ed olio, di 20 vasetti di miele e di alcune cassette di frutta ed ortaggi pronte per essere vendute. Il giovane, però, era da un po’ oggetto d’attenzione dei carabinieri di Portoferraio e di quelli di Capoliveri, che insospettiti da atteggiamenti e frequentazioni del ragazzo qualche giorno fa hanno deciso di effettuare una perquisizione presso un’abitazione in una zona isolata del comune capoliverese, occupata da D.A. e da suoi cinque amici, tre ragazzi e due ragazze, di età compresa fra i 21 ed i 28 anni, tutti residenti nella provincia gigliata.
L’operazione ha permesso di recuperare e restituire al proprietario del chiosco tutto il maltolto ma non solo: mentre infatti il 21enne confessava, dopo iniziali reticenze, la commissione del furto, i militari rinvenivano e sequestravano al gruppo poco meno di 10 grammi di droga tra marijuana, cocaina e hashish; motivo per il quale i sei protagonisti della vicenda dovranno rispondere all’Autorità Prefettizia, di possesso di sostanza stupefacente per uso personale. Sarà invece l’Autorità Giudiziaria di Livorno a valutare il deferimento di D.A. per furto aggravato e quello del suo gruppo di coinquilini per ricettazione: i beni alimentari rubati, infatti, così come la droga, erano nella disponibilità di tutti.