Appare sempre più pesante la situazione del gruppo Onorato dopo l'udienza di giovedì celebratasi a Milano, e dopo il tentativo andato a vuoto di una trattativa con i commissari di Tirrenia con la dichiarazione da parte del Collegio Fallimentare di inammissibilità della ulteriore richiesta di tempo, avanzata dai legali di Cin, e il venir meno degli effetti 'protettivi' del concordato in bianco.
Resta per la società CIN ancora uno strettissimo margine costituito da un tempo limitato per un nuovo concordato preventivo o accordo di ristrutturazione.
"Altrimenti - si legge in un dispaccio della Agenzia ANSA - il prossimo 6 maggio il Tribunale si pronuncerà sull'istanza di fallimento e di amministrazione straordinaria della compagnia che fa capo a Vincenzo Onorato."
"Qualora la strada fosse quella indicata dal Pubblico Ministero - è la pesante deduzione dell'agenzia - è quasi scontata l'apertura di una indagine per bancarotta".
Indagine - riprende ANSA - che si aggiungerebbe all'inchiesta, al momento ancora conoscitiva, ossia senza titoli di reato e senza indagati, con al centro "trasferimenti di danaro" dal 2015 al 2020 da parte di Moby a "partiti politici, influencer e lobbisti" oppure somme spese per "regalie e il noleggio di auto", come si legge nella relazione tecnica allegata al concordato preventivo".