Nonostante la pioggia battente il primo maggio più di 50 persone hanno risposto all’appello per la camminata pacifica sul sentiero 48 “dei rosmarini” a Campo nell’Elbai, nel tratto la Foce– Fonza, dove a Pasquetta ci fu l’aggressione ai trekkers che partecipavano alla sua inaugurazione. Ala camminata ha partecipato un gruppo molto vario con bimbi e persone di tutte le età che volevano riaffermare che quel sentiero è “bene comune” e stigmatizzare gli episodi di vandalismo e le barriere e reticolati che si sono succeduti sul percorso dopo il 9 aprile.
Umberto Segnini, di Econauta, spiega che «La passeggiata si è svolta tranquillamente fino al fosso di Scarpaccia, dove abbiamo avuto la sorpresa di ben tre recinzioni che ostruivano il percorso del sentiero, piantonate da una guardia giurata».
Nonostante l’imprevisto nessuno del gruppo si è perso d’animo e gli escursionisti hanno prontamente chiamato le forze dell’ordine. «Ci siamo messi in pacifica ma determinata attesa – spiega Segnini - Alla chiamata hanno risposto Carbinieri, Forestale e Vigili urbani che con un intervento congiunto, hanno velocemente provveduto alla riapertura del sentiero e consentito al gruppo degli escursionisti di proseguire senza problemi la camminata fino alla spiaggia di Fonza».
All’arrivo delle forze dell’ordine era presente anche la proprietaria della villa che vorrebbe impedire il transito lungo un antico sentiero cartografato e campionato che passa in grandissima parte su terreni di altri proprietari che non sono assolutamente contrari alla sua riapertura. Insieme c’era anche un signore che diversi escursionisti hanno identificato come quello che si è reso protagonista delle più violente minacce a Pasquetta. Fortunastamente questa volta le uniche “armi” che sono spuntate sono state le macchine fotografiche, forcone e piccone sono rimasti in villa.
Carabinieri, forestali e vigili hanno provveduto a rimuovere le rozze barriere e le recinzioni nuovamente erette dai proprietari della villa per impedire l’accesso e i trekkers hanno potuto proseguire tranquillamente.
«Dopo la sosta sulla bella spiaggia di Fonza, ingentilita dalle fioriture di violacciocca di mare e papavero giallo, la colorata comitiva ha percorso a ritroso il tragitto ormai liberato, senza alcun problema», sottolinea Segnini.
Legambiente si unisce ad Econauta nel complimentarsi con i partecipanti per la ferma e pacifica determinazione a far valere i propri diritti e a non cedere ai soprusi e ringrazia le forze dell’ordine per il pronto e risoluto intervento.
Resta da capire quanto durerà questa prepotenza e il vandalismo lungo il sentiero che la accompagna e il perché una signora voglia impedire, a tutti i costi e con questa protervia, ai cittadini di usufruire di un sentiero pubblico che attraversa una zona del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. E’ evidente, come dimostrano i ripetuti interventi delle forze dell’ordine, che non è con l’arroganza e le minacce che ci si fa ragione e che ambientalisti, cittadini ed istituzioni sanno da che parte sta la ragione. Dopo quanto successo il primo maggio, la signora e i suoi guardaspalle potrebbero farla anche finita di erigere reticolati e filo spinato, di importunare la gente e di distogliere le forze dell’ordine dal loro prezioso lavoro.
Inoltre Legambiente continua a chiedere se quanto realizzato negli ultimi anni nell’area attraversata da “sentiero dei rosmarini”, lungo la costa e nel territorio del Parco Nazionale, sia stato autorizzato e sia conforme alle eventuali autorizzazioni.
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano