Alberto Brandani ossia il garbo della Cultura.
Solo poche settimane or sono, in occasione del premio la Tore conferito a Pietrangelo Buttafuoco fu nostro ospite d’Onore all’Arthotel di Marciana Marina. In quella occasione inauguravamo la mostra ‘Partenze’ con le opere più significative di Italo Bolano dedicate a Napoleone Bonaparte. Durante la sue orazione in una sala gremita ho avuto modo di avere conferma del garbo e della sensibilità del professor Brandani che già avevo conosciuto negli anni novanta del secolo scorso, in occasione di alcuni incontri culturali promossi in hotel. La sua attenzione agli eventi culturali elbani lo spinse alcuni mesi fa a chiedere ad Alessandra Bolano se avesse potuto partecipare alla serata di inaugurazione della mostra con un suo intervento. Le sue parole sono state seguite con estrema attenzione da tutti i partecipanti e il convolgimento emotivo di un uomo di cultura che ricordava un altro uomo di cultura e un amico come Bolano, che tanto ha dato durante la sua lunga vita all’isola d’Elba, hanno creato un’atmosfera unica e irripetibile che ha commosso anche il premiato Buttafuoco.
Leggiamo nel suo curriculum:
(…) Educato alla religione dai Salesiani, alla vita delle banche da Giovanni Cresti ed alla politica da Amintore Fanfani, il prof. Brandani ha sempre coltivato la curiosità per la cultura, la passione per la politica e l’etica del lavoro quale manager pubblico e privato. La curiosità per la cultura lo porta a seguire dal 1985 il Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba nella qualità di Presidente della giuria letteraria (giuria prestigiosa che annovera i più bei nomi della cultura italiana). Organizza in Italia e all’Estero la Mostra Universale di Mino Maccari. Partecipa negli anni 80 alla fondazione della rivista ‘Prospettive nel mondo’.(…) L’ultimo di questi prodotti è la ‘Fondazione Formiche’ fondata dal prof. Brandani nel 2005 e di cui, dopo essere stato segretario generale, è dal 2008 Presidente. Formiche con la rivista omonima, con l’instancabile lavoro del suo Direttore Paolo Messa e con l’intensa attività convegnistica, si pone sicuramente tra i principali network del paese. (…) Dopo 20 anni passati ininterrottamente ad amministrare il Monte Paschi di Siena e dopo una intensa esperienza professionale all’Anas, è ora impegnato nella vita di Confindustria come Presidente di Federtrasporto ed ha dichiarato “di sentirsi orgoglioso per aver partecipato al board di FS ed aver così constatato le grandi doti imprenditoriali dell’amministratore di Fs Ing. Moretti e l’equilibrio e la saggezza del presidente Cardia”.
Una vita la sua che, seppur caratterizzata dall’impegno nella dirigenza manageriale ai massimi livelli, è stata sempre dedicata alla Cultura, fin dal lontano 1985 quando cominciò ad occuparsi del ‘Premio letterario Internazionale Isola d’Elba- Raffaello Brignetti’ che rappresenta uno degli eventi culturali più importanti di tutto il panorama culturale italiano e che è dedicato al ‘nostro’ Raffaello Brignetti. La cultura elbana e italiana perde con lui una figura significativa e una persona di estrema sensibilità: insieme con me anche Franco e Lucia Semeraro, tutto il comitato promotore e quello d’Onore del nostro premio, oltre alla mia famiglia, si stringono al dolore dei congiunti del professore, porgendo loro i sentimenti del più profondo cordoglio.
Jacopo Bononi - Presidente Premio Letterario La Tore Isola d’Elba
Alberto Brandani, il Professore.
Quando se ne va una persona così speciale, dalla multiforme personalità è difficile non essere ripetitivi nel ricordare le molte attività di prestigio alle quali ha partecipato nella sua vita. Io voglio qui ricordarlo per i suoi tratti di uomo finemente colto, sempre meravigliato dalla bellezza e dall’arte.
Molte sono state le occasioni nelle quali ho avuto modo di apprezzare la sua profonda sensibilità nei confronti dell’arte quando, con molto piacere e reale soddisfazione, presentò le mostre di Italo Bolano alla Telemaco Signorini e l’ultima la scorsa estate all’Arthotel Gabbiano Azzurro due di Marciana Marina per i 500 anni dalla morte di Napoleone.
E sempre le sue osservazioni sulla pittura di Italo, da quella più drammatica sui Cristi o su Napoleone a quella più ermetica dell’astrattismo, erano profonde, precise, perché il Professore univa alla preparazione culturale doti rare di umanità e profonda sensibilità.
Alberto Brandani da sempre aveva intuito la grandezza di Italo. Da attento e colto amministratore non perdeva occasione di celebrare il genio di questo figlio dell’Elba non già come un merito solo suo ma come una enorme potenzialità proprio per l’Isola.
Ricordo con emozione le sue parole allorché il 10 giugno 2017 inaugurò la prima parte del Museo Internazionale d’Arte Moderna “Italo Bolano” nella sezione ceramiche al Forte Falcone, allorché Italo Bolano aveva donato le prime 10 opere ceramiche al Comune di Portoferraio, poi integrate da altre 30.
Alla domanda della giornalista di Teleelba su questa “Novità nel panorama culturale di Portoferraio” il Professore così rispondeva: “Direi che dire di Portoferraio è forse riduttivo perché è una novità importante quanto meno nel panorama culturale toscano, perché abbiamo la felice astrale coniugazione di un Ente pubblico, il Comune di Portoferraio che fa bene il suo lavoro, di mecenati, il dott. Carena e il dott. Capato che hanno provveduto all’ allestimento e abbiamo l’ artista, che è poi la cosa principale, il maestro Bolano, che dà l’ inizio a questo progetto di donazione graduale di queste e di altre sue opere per fare dell’Elba un grande Museo all’aperto e anche con le collezioni di arte contemporanea. Mi pare una giornata bella per la cultura toscana.”
Dopo la “partenza” di Bolano per altri lidi un anno fa, allorché io ebbi modo la scorsa estate di illustrargli la mia ferma idea di portare a termine i progetti di Italo, la creazione di una FONDAZIONE e la ristrutturazione del Museo Open Air per dotarlo anche di ambienti idonei a esposizioni, conferenze e laboratori d’arte più funzionali, il Professor Brandani colse immediatamente le potenzialità culturali ed economiche per l’Isola e per l’intera comunità toscana di questa mia volontà.
Non mi negò le sue preoccupazioni per le difficoltà economiche di questo progetto ma mi incoraggiò a proseguire con determinazione perché ciò era bello e giusto, non solo per il Maestro Bolano ma per la sua Isola, tanto amata.
L’ultima volta che vidi il Professore, già molto provato dalla malattia, alla celebrazione del Premio Brignetti, lo scorso 4 settembre, egli volle onorarmi dell’ultimo pensiero di affetto e considerazione per il mio progetto con l’attribuzione di un suo premio speciale quale “Elbano dell’Anno” per aver sostenuto negli ultimi 20 anni l’operato dell’artista Italo Bolano che tanto aveva dato all’Elba e all’arte. Questo premio ha consacrato anche la sua approvazione e sostegno per quanto io mi sono avviata a fare per questa Isola e certamente un posto speciale verrà dedicato al suo ricordo nel futuro grande Museo a San Martino.
Grazie Professore, anche lei ora nel suo blu non mancherà di ispirarmi con le sue sagge osservazioni.
Alla cara moglie Susanna e ai suoi adorati figli il cordoglio più sincero mio e della neonata Fondazione Italo Bolano.
Alessandra Ribaldone, FONDAZIONE ITALO BOLANO